OLBIA. I Pronto Soccorso della Gallura, nonostante la carenza di personale, hanno affrontato l’incremento degli accessi dovuto al flusso turistico estivo. Le strutture di Olbia, Tempio Pausania e La Maddalena hanno registrato un numero di accessi paragonabile a quello dei grandi ospedali nazionali, gestendo situazioni critiche grazie all’impegno e alla professionalità del personale sanitario.
Gli otto presidi costieri attivati dalla Asl Gallura hanno contribuito a ridurre gli accessi impropri, alleggerendo la pressione sulle strutture ospedaliere principali. A Olbia, ad agosto, si sono registrati 5.471 accessi, superando i dati del 2019. Anche le strutture di Tempio Pausania e La Maddalena hanno gestito un numero elevato di pazienti, con punte giornaliere di oltre 100 accessi.
Il direttore generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro, ha lodato il lavoro svolto dal personale, evidenziando la necessità di maggiori risorse per far fronte alle esigenze future.
“Con la differenza che siamo passati da 19 medici strutturati e 54 posti letto di Medicina di cinque anni fa a 2 soli medici strutturati più 6 esterni, con 32 posti letto tra Medicina Generale e Medicina d’Urgenza. Ad oggi avremmo bisogno di almeno 16 medici – ricorda la Direttrice della SC di Medicina d’Urgenza, Rosangela Beretta -. In questa situazione di grande difficoltà, se si considera che ad agosto abbiamo avuto giornate anche con 260 accessi, tutti gli operatori sanitari del Pronto Soccorso di Olbia sono stati straordinari e hanno gettato il cuore oltre l’ostacolo. Ci sono venuti in aiuto, inoltre, strumenti come il progetto di potenziamento del triage del nostro coordinamento infermieristico, i percorsi fast track attivati con diverse unità operative come neurologia, pediatria, otorino, ostetricia e ginecologia e i protocolli con cardiologia e chirurgia per la presa in carico dopo l’accettazione da parte dello specialista. Siamo anche riusciti a dimezzare rispetto a cinque anni fa i tempi di permanenza dei codici maggiori». Gli otto presidi territoriali costieri hanno “ammorbidito” l’impatto con il flusso turistico, evitando l’accesso in Pronto Soccorso di circa cinquanta ulteriori pazienti al giorno.
“Anche il Pronto Soccorso di Tempio Pausania soffre di una grave e storica carenza di personale – sottolinea il Direttore del Presidio Ospedaliero “Paolo Dettori”, Giorgio Chiarelli – ma abbiamo cercato di sopperire per quanto possibile a queste mancanze grazie alla sinergia tra medici, infermieri e Oss. È da sottolineare l’importante lavoro dei medici esterni, che ci hanno consentito di tenere aperto il Pronto Soccorso anche di notte e di affrontare casi anche più complicati rispetto ai codici bianchi e verdi, costruendo nel contempo una rete per le patologie tempodipendenti con le unità operative Utic e Ortopedia di Olbia, ma anche con Ortopedia di Alghero, Neurochirurgia di Nuoro e Otorinolaringoiatria di Sassari. Dall’inizio dell’anno abbiamo registrato l’accesso di circa 10.000 persone, con punte nei mesi estivi di 100 accessi giornalieri. Abbiamo fornito anche un ulteriore servizio ai cittadini, con le cosiddette “prestazioni bianche” di competenza dei medici di continuità assistenziale, la cui carenza si fa sentire anche in questo territorio».
“Nel mese di agosto abbiamo avuto punte di sessanta pazienti al giorno – afferma il dottor Pietro Fortuna, responsabile del servizio di Pronto Soccorso di La Maddalena – e siamo a quota 7.700 pazienti nei primi otto mesi dell’anno. La nostra sfera d’interesse si estende anche alle isole dell’arcipelago, d’estate frequentate da numerose imbarcazioni e quindi da decine di migliaia di persone ogni giorno. Molti casi li abbiamo gestiti nella nostra struttura, cercando di ridurre al minimo i trasferimenti, mentre le patologie specialistiche e tempodipendenti sono state affrontate in sicurezza con il supporto dell’elisoccorso, sia su Sassari che su Olbia. Voglio sottolineare la grande abnegazione e il sacrificio di tutti gli operatori sanitari del Pronto Soccorso, dell’unità Mobi e di tutti gli operatori dell’ospedale “Paolo Merlo”, che non si sono risparmiati nel coprire più turni per mancanza di personale o nel prolungare l’orario di servizio per effettuare i trasferimenti dei pazienti”.
“Le strutture di emergenza-urgenza della Asl Gallura – afferma il direttore sanitario, Raffaele De Fazio – sono riuscite anche quest’anno a garantire un servizio essenziale. Abbiamo sopperito alle carenze di personale grazie alla professionalità degli operatori di Olbia, Tempio Pausania e La Maddalena e alla sinergia tra strutture e unità operative. C’è da dire che ancora una volta l’impatto turistico ha determinato il raddoppio del numero prestazioni dei Pronto Soccorso: è come se avessimo tutto l’anno la popolazione della Provincia di Sassari ma con un quarto del personale. Stiamo ottenendo il massimo risultato con i pochi strumenti che abbiamo. C’è la soddisfazione per essere riusciti, in queste difficili condizioni, a dare continuità al servizio grazie ai nostri operatori sanitari che sono l’essenza della nostra azienda. Ci auguriamo per il futuro di poter avere a disposizione più medici, per migliorare i servizi ai cittadini e tutelare i nostri lavoratori”.