Olbia ha un patrimonio storico-archeologico importante ma troppo spesso finito nel dimenticatoio o, ancora peggio, nell’incuria più totale. Sono tuttavia in programma degli interventi con lo scopo di salvare, in alcuni casi, e di riqualificare, in altri, alcuni siti archeologici cittadini.
I primi interventi programmati riguarderanno la fattoria romana di S’Imbalconadu, che sarà dotata di una nuova copertura (si è giunti allo studio di fattibilità) e la cisterna dell’acquedotto romano di Sa Rughittola (a breve ci sarà la firma del contratto per i lavori di salvaguardia della struttura). Le altre azioni riguarderanno il nuraghe Belveghile, tristemente noto per essere stato coperto da un cavalcavia, le mura puniche di via Torino e l’isolato punico di via Nanni: la pandemia non ha certamente aiutato ad accelerare gli aspetti tecnici e burocratici degli interventi.
Per quanto riguarda invece il Museo Archeologico, qualora il governo dovesse dare il via libera, questo sarebbe pronto alla riapertura. “Abbiamo il piano per la sicurezza redatto dal responsabile della sicurezza – le parole dell’assessora alla cultura Sabrina Serra – e sono stati effettuati gli interventi strutturali necessari per l’accreditamento. Anche in questo caso il covid ha rallentato le procedure”.
Intanto la Necropoli di San Simplicio è stata affidata alla gestione dell’Aspo per un altro anno. Il sito è sicuramente uno dei fiori all’occhiello dei siti archeologici cittadini, poichè in esso si può in pratica ammirare larga parte della lunghissima storia di Olbia a partire dalla frequentazione greca (tra il 630 e il 510 a.C.) fino all’età giudicale in cui Olbia (Civita) era la capitale del Giudicato di Gallura.
Anche la Biblioteca Simpliciana scalda i motori in attesa della tanta sospirata riapertura: “Sono arrivati gli armadi per la sanificazione dei libri e anche lì siamo in attesa delle decisioni del governo – rassicura l’assessora Serra -. Ci sarà ovviamente il distanziamento con una conseguente diminuzione dei posti disponibili e sarà quindi necessaria la prenotazione per l’accesso alle aule studio. Siamo molti soddisfatti per la piattaforma digitale, che consente di usufruire dei libri delle biblioteca, in quanto ha avuto dei numeri importanti”.