★VIDEO★ OLBIA. Dopo 114 anni dalla prima volta in cui a condurlo fu il fisico italiano Domenico Pacini, gli studenti del liceo scientifico Lorenzo Mossa hanno riprodotto l’esperimento sui raggi cosmici. A bordo di un gommone e accompagnati dai professori di fisica, nonché ideatori del progetto Giulio Sinno e Diego Fortunato, e dal docente e biologo marino Benedetto Cristo, gli alunni delle classi terza A, quinta B e terza e quarta C, hanno ripetuto lo studio nelle acque del golfo, a poca distanza dalla Lega Navale olbiese.
“Abbiamo misurato come gli strati d’acqua riescono a filtrare i raggi cosmici provenienti dal cielo – ha spiegato Giulio Sinno -. I ragazzi immergono un contatore geiger impermeabilizzato a diverse profondità. I dati vengono registrati dal contatore per poi essere analizzati sul computer. Quello che si verifica è una diminuzione della radioattività man mano che si scende in profondità”.
L’iniziativa è stata organizzata in occasione dell’International Cosmic Day (ICD), che ricorre il 26 novembre, promosso da alcuni dei principali laboratori di ricerca sulla fisica delle particelle, e dedicato a studenti, insegnanti e ricercatori con lo scopo di approfondire le informazioni che arrivano dall’universo attraverso i raggi cosmici.
“Abbiamo eseguito l’esperimento in un fondale adatto – ha affermato Benedetto Cristo -, sabbioso e soprattutto fangoso. Anche il bel tempo ha rappresentato un fattore fondamentale per l’ottima riuscita della ricerca”. I dati raccolti dagli studenti verranno presentati al museo archeologico il 20 e il 21 novembre prossimi durante la manifestazione “Scienza in piazza”. Di seguito il servizio andato in onda nel Tg di Telesardegna ⬇️