★VIDEO★ OLBIA. Una volta messe in salvo a terra, le otto persone a bordo dello yacht distrutto da un violento incendio sono apparse sconvolte, consapevoli di essere scampate a una tragedia. Lo testimonia uno dei soccorritori che tra i primi ha assistito i naufraghi, i quali hanno utilizzato il tender della barca per sfuggire al disastro.
Lo yacht Atina, lungo 47 metri, si è inabissato su un fianco. In superficie emergono solo pochi centimetri dello scafo e due gommoni rimasti impigliati nei resti della barca. Dopo il pericolo scampato, la Guardia Costiera si concentra sulle condizioni del mare. Questa mattina, il direttore marittimo Gianluca D’Agostino, a bordo di una vedetta, si è recato sul luogo dell’incidente per un rapido controllo della situazione.
Da una prima ricostruzione sembra che le fiamme che hanno distrutto lo scafo siano partite da alcune batterie in carica nella pancia dell’imbarcazione. Una volta spente le fiamme con le pompe del rimorchiatore Mascalzone Scatenato, la Guardia Costiera, si concentra sulle condizioni del mare. Osservati speciali sono i due serbatoi, colati a picco con l’imbarcazione, contenenti circa 50mila litri di carburante.
Il cronoprogramma stabilito con l’assicurazione dello yacht si svilupperà in quattro fasi: stuccaggio e consolidamento dei serbatoi, travaso del carburante dal fondo a silos in superficie, posizionamento di pontoni e palloni, e infine sollevamento dello scafo. Di seguito il servizio ⬇️