OLBIA. Ha scritto un post, diventato virale in poche ore in città, sostenendo di “essere stata aggredita da un gruppo di cinghiali e di essere rimasta ferita. Sono stata medicata ma sono in attesa di punti”. La donna ha corredato il testo con la foto della sua caviglia sanguinante fotografata nella sala d’attesa del Pronto Soccorso di Olbia. È un campanello d’allarme, e non è il primo, che non si può trascurare.
Il problema dei cinghiali in città, specialmente in alcune zone come nel quartiere Poltu Quadu (Olbiamare, piazzale della scuola De André) e Borgo delle Rose, è diventato urgente. Infatti, una piccola cucciolata dell’estate scorsa, con esemplari adulti che “pascolavano” nelle rotatorie del centro commerciale Olbiamare, si è trasformata in un branco che si è moltiplicato >. Senza un intervento tempestivo, tra qualche mese ne conteremo almeno il doppio o il triplo.
Occorre che gli enti preposti, dall’amministrazione comunale alla forestale fino alla ASL, con il supporto operativo dell’AGES, che si occupa del recupero dei randagi, si riuniscano per affidare una volta per tutte il servizio di cattura dei cinghiali, i quali dovrebbero poi essere rilasciati in zone specifiche dove possano muoversi liberamente senza mettere a rischio la loro vita e quella dei cittadini.