OLBIA: “È deceduto, come sappiamo, il principe Aga Khan. Insieme al cordoglio, è bene e giusto che soprattutto la Chiesa locale di Tempio-Ampurias faccia memoria degli ultimi sessant’anni della sua storia. Siamo stati la prima tra le diocesi italiane, se non cattoliche, a organizzare il primo convegno sulla pastorale del turismo con monsignor Giovanni Melis. È stata una scelta epocale per tutti”.
Così scrive ai presbiteri don Gianni Satta, parroco della chiesa di San Paolo Apostolo di Olbia e fratello del compianto don Raimondo Satta che fu parroco della chiesa Stella Maris di Porto Cervo dal 1995 al 2022.
“La Chiesa e la parrocchia ecumenica di Stella Maris sono state volute dal principe – scrive don Gianni – uomo illuminato, portatore di bellezza, armonia, sviluppo e pace. Dobbiamo conoscere e approfondire la nostra storia, sia i nativi sia coloro che sono chiamati a svolgere il ministero con intelligenza, umiltà, rispetto e gratitudine nei confronti di chi ci ha preceduto e ci ha lasciato una preziosa eredità pastorale, culturale ed economica.
La complessità e la ricchezza della Costa Smeralda hanno rappresentato una svolta antropologica per le nostre comunità e a livello internazionale. Paradossalmente, senza negare le nostre specificità, non siamo stati colonizzati ma aiutati a dirigere la barca delle nostre esistenze verso altri mondi. Ritengo opportuno e doveroso che la nostra diocesi esprima il suo cordoglio e il suo ringraziamento al Signore per aver avuto tra noi un uomo di pace e di sviluppo per la Gallura e la Sardegna“.
Di seguito, per gentile concessione di Media Web Channel, ecco il video di don Raimondo Satta che legge una lettera inviata dal Principe nel 2018 in risposta al suo invito a partecipare ai festeggiamenti per il 50° anniversario della chiesa voluta da sua altezza Karim Al-Hussaini Aga Khan IV, scomparso ieri a Lisbona.