OLBIA. Ha affrontato i narcos a muso duro e restituito nuova vita a tanti bambini. La sua storia è ricca di coraggio e ha scelto di raccontarla in giro per l’Italia per provare a smuovere le coscienze di ragazzi e adulti.
È don Rito Alvarez, sacerdote della Diocesi di Ventimiglia nato a nord est della Colombia, che da anni aiuta i bambini sfruttati nelle piantagioni di coca, dove raccolgono le foglie per pochi euro al giorno, a uscire da quel mondo.
Durante questa settimana il prete anti narcos, che della lotta alla droga ha fatto la sua missione di vita, sta incontrando gli studenti delle terze medie di Olbia. “Cerco di parlare al loro cuore – ha dichiarato alla stampa in una conferenza organizzata in Biblioteca – affinché non vengano coinvolti nella stupidità di questa dipendenza. Spiego che ho il segreto confessionale e faccio capire quanti bimbi come loro, anche di soli sei anni, soffrono nelle piantagioni”.
Nella Fondazione Oasis de Amor y Paz, inaugurata nel 2007, vivono attualmente circa cinquanta bambini. “Ci sono anche i contadini ed è una vera e propria oasi di pace, con una fattoria e angoli dedicati ad attività e sport – ha detto il prete -. Abbiamo anche creato un centro universitario che accoglie sessanta giovani”.
Lo slogan di don Alvarez è “Caffè, no cocaina” ed è per questo che grazie al suo impegno grandi piantagioni di coca sono state convertite in piantagioni di caffè. Il caffè prodotto viene poi venduto in Italia.
“Non ho mai avuto grande paura – ha affermato il prete che nel suo intervento ha spiegato le fasi di lavorazione della cocaina con il supporto di un filmato realizzato per la Rai -. Sono abbastanza incosciente. I capi guerriglieri mi hanno chiamato quando abbiamo registrato alcune puntate di Narcotica. Da tempo mi chiedevano di giustificare le mie azioni. Dovevo andare e l’ho fatto con molta serenità. Hanno ribadito di essere loro i capi e mi hanno lasciato andare”.
Secondo la vicesindaca e assessora alla Cultura del comune di Olbia Sabrina Serra il messaggio di don Alvarez è necessario “per far capire alle giovani generazioni cosa c’è dietro una serata da sballo. Non saranno gli ultimi incontri – ha sottolineato – perché vogliamo continuare a fare un lavoro di prevenzione con i ragazzi”.
Presenti alla conferenza anche la docente della scuola media Armando Diaz Cristina Oggiano che ha ribadito l’importanza di dedicare più ore di scuola alla legalità e don Theron Oscar Casula, parroco di San Michele Arcangelo, che ha spiegato come la visita di don Alvarez a Olbia rientri in un progetto della pastorale giovanile.