OLBIA. In relazione all’articolo di protesta di diversi cittadini olbiesi > che lamentavano evidenti errori nelle bollette emesse dal gestore del gas la Gaxa, dopo aver chiesto scusa attraverso Olbianova > per una richiesta economica abnorme, ha inviato una smentita in cui sostiene di non aver affatto sbagliato.
“In data 11 dicembre Gaxa ha emesso le prime fatture di GPL, e non di metano come erroneamente
riportato nel vostro articolo, dei clienti di Olbia, relative ai consumi dei mesi di luglio, agosto, settembre
e ottobre 2023. Chi tra questi Clienti di Olbia è stato convertito al metano, e ha quindi cessato la propria utenza di GPL, nel mese di ottobre 2023 ha ricevuto una fattura di GPL i cui consumi sono basati sulla lettura di cessazione reale, fino all’ultimo utilizzo del GPL.
I clienti di Olbia che sono, invece, stati convertiti al metano a novembre e a dicembre 2023 hanno ricevuto una fattura di GPL relativa al periodo luglio/ottobre 2023 i cui consumi sono stati stimati in assenza di letture reali dei contatori da parte del distributore locale e di autoletture da parte dei clienti. In caso di stima, in assenza di uno storico dei consumi del Cliente sui nostri sistemi di fatturazione, il calcolo del consumo si basa sulla tipologia di utenza, così come definito dalla normativa dell’Autorità ARERA.
Le tariffe che Gaxa ha applicato nelle fatture di GPL sono tutte definite dall’Autorità ARERA, sia per la “spesa materia gas” (costi della materia GPL) che per la “spesa di trasporto e gestione contatore” (costi di distribuzione).
Nello specifico, la “spesa di trasporto e gestione del contatore” si riferisce ai costi complessivi per il trasporto dell’energia, dal punto di produzione al contatore, e per la gestione dello stesso: si tratta, infatti, di una voce di spesa presente su tutte le fatture gas come da normativa sulla Bolletta 2.0, definita dall’Autorità ARERA.
Sottolineiamo che in nessun caso è stato fatto pagare al Cliente il cambio del contatore tradizionale con il nuovo smart-meter con il passaggio dal GPL al metano. Gaxa è consapevole che le stime dei consumi, per loro natura, non sempre riportino consumi vicini a quelli reali. Per tale motivo, per andare incontro alle esigenze dei Clienti finali, la Società ha deciso di stornare le fatture di GPL calcolate su una stima dei consumi e ne ha dato comunicazione via e-mail ai clienti interessati che hanno ricevuto la bolletta in formato digitale (quelle con le tariffe sbagliate, ndr).
Le fatture, con competenza dal 1° luglio 2023 fino alla data di rimozione del contatore GPL, saranno emesse nelle prossime settimane, utilizzando quindi le sole letture reali dei consumi, fornite dalla società di distribuzione che ha gestito il cambio dei contatori.
Gaxa ribadisce che, con il passaggio dal GPL al metano, i clienti potranno beneficiare di un risparmio fino al 30% sulla spesa annua, a seconda degli usi del gas. In ragione di quanto sopra rappresentato, per il futuro Vi invitiamo a verificare con attenzione le informazioni date ai lettori e le relative fonti prima della loro pubblicazione, atteso che nel caso specifico potevate contattarci per avere precisazioni da parte nostra.
Vi invitiamo inoltre a pubblicare con urgenza quanto riportato nella presente nota di rettifica, trovandoci costretti in caso di Vostra omissione a riservare ogni nostro diritto per i danni derivanti dalle non veritiere informazioni da Voi fornite ai lettori della Vostra testata”.
Fin qui la smentita con tanto di pretesa di insegnamento da parte dell’impresa che si occupa di gas a far bene il nostro lavoro. A prescindere dai tecnicismi riportati come smentita ci preme sottolineare che inseguito alle lamentale riportate nell’articolo a cui si fa riferimento la Gaxa ha tempestivamente inviato mail agli utenti, alcuni dei quali avevano già informato i propri avvocati per verificare la possibilità di denunciare l’azienda, che avevano ricevuto bollette gonfiate con tariffe assolutamente scorrette e non dovute, con il seguente contenuto:
“Gentile cliente – si legge nelle mail – ti informiamo che abbiamo provveduto a stornare la fattura di GPL che hai ricevuto nei giorni scorsi poiché era stata emessa sulla base di consumi stimati calcolati in mancanza dei tuoi dati reali.
Provvederemo a emetterne una nuova nelle prossime settimane per i consumi relativi al periodo che va dal 1 luglio 2023 alla data di cessazione del contratto a GPL, sulla base dei consumi reali forniti dalla società di distribuzione.
Facciamo altresì presente che la voce Gestione Contatore si riferisce ai costi di trasporto, distribuzione e misura che addebitiamo per conto della società di distribuzione e che sono regolati dall’Autorità; pertanto, non è addebitato nessun importo in fattura relativo alla sostituzione del contatore. Inoltre, qualora necessario, potrai richiedere una rateizzazione dell’importo”.
In pratica Gaxa non solo ha sbagliato i conti (per giunta previsti e non di consumo e non si capisce per quale motivo) ma, pur avendolo ammesso, ha commesso l’ulteriore sbaglio di inviare le bollette ai relativi indirizzi. La speranza è che nessuno degli utenti abbia pagato. In conclusione ci sia consentito di sottolineare che non si chiede scusa per gli errori e poi si smentiscono gli utenti che si lamentano, più che il giornale che ha, come sempre, dato voce ai cittadini vittime di vessazioni economiche.