OLBIA. Il segretario della Filt Cgil di Olbia, Arnaldo Boeddu, interviene sulle prospettive di sviluppo della città nei prossimi due anni, sottolineando l’importanza di potenziare i trasporti pubblici e le infrastrutture.
“Il collegamento ferroviario con l’aeroporto Costa Smeralda, insieme a un servizio di tipo metropolitano con Golfo Aranci e alle fermate previste all’interno della città, deve essere supportato da frequenze adeguate – afferma Boeddu –. Occorre fin da adesso concordare con la Regione un adeguamento del contratto di servizio con Trenitalia per predisporre un numero di treni adeguato, insieme a una politica tariffaria che incentivi l’utilizzo del mezzo collettivo”.
Un altro punto chiave, secondo il segretario regionale della Cgil trasporti, è la definizione del progetto per il centro intermodale di via Re di Persia. “Questo centro dovrà accogliere tutti gli autobus extraurbani provenienti dal territorio e predisporre fermate per tutte le linee dell’azienda urbana Aspo. Inoltre, dovranno essere previsti appositi stalli per i taxi, parcheggi per disabili e parcheggi rosa”.
Per migliorare l’attrattività e l’efficienza del centro intermodale, Boeddu propone di incentivare, tramite bandi, l’apertura di servizi essenziali. “Dobbiamo prevedere servizi igienici, bar, bancomat e un ufficio informazioni, con particolare attenzione ai mesi estivi e di maggior flusso turistico – aggiunge –. Un sistema di trasporto efficiente e integrato è essenziale per lo sviluppo economico e sociale della città. Serve una pianificazione condivisa per cogliere appieno queste opportunità”.
In merito all’annoso problema dei passaggi a livello in città, Boeddu aggiunge: “Debbono essere eliminati. La ferrovia all’interno delle città deve essere vista e vissuta come un elemento di sviluppo e coesione e non come un ostacolo. Per questo motivo debbono essere portati a compimento i lavori per eliminare i passaggi a livello presenti in città e, sempre a mio modesto parere, collegare nuovamente la stazione marittima così come avveniva in passato, ma evitando che la ferrovia si interponga con la rete viaria”.