OLBIA. Dopo 45 anni di attività ininterrotta, lo storico negozio CicciSport abbassa definitivamente la saracinesca, segnando la fine di un importante capitolo del commercio sportivo locale.
“A trent’anni puoi metterti in gioco e affrontare le avversità a muso duro ma oggi, a 66, onestamente, non ce la faccio più – confessa Cicci Masotti, fondatore dell’attività -. Con mia moglie Anna abbiamo preso la decisione di chiudere”.
La storia di CicciSport rappresenta un pezzo significativo dell’evoluzione commerciale nel settore dell’abbigliamento e dell’attrezzatura sportiva. “Siamo stati tra i primi a specializzarci nello sport – ricorda Masotti -. Altri proponevano un misto di abbigliamento classico e sportivo, noi invece abbiamo scommesso su un polo unico”.
Erano gli anni ’80, un periodo florido in cui il negozio viveva il suo massimo splendore. “Ricordo come i giovani si vestivano con la tuta da ginnastica per andare in giro, anche a scuola. Ricordo le sponsorizzazioni di manifestazioni sportive. Eravamo una bandiera – prosegue il fondatore -. Se avevi necessità di una scarpa particolare, di una racchetta o di un attrezzo ti rivolgevi a noi e lo trovavi”.
L’espansione dell’attività ha portato ad ampliamenti significativi, con l’occupazione degli spazi dell’ex Caminetto d’Oro e del piano superiore, arrivando a impiegare fino a otto persone contemporaneamente.
La svolta negativa è arrivata con la pandemia. “Da quel momento era come scendere un gradino alla volta ma di spalle – spiega Masotti -. La concorrenza online sempre più spietata, le società sportive che per risparmiare pochi euro ci mollavano, clienti affezionati che sono scomparsi”.
E aggiunge: “Non è una decisione d’impeto. Chiudere il negozio è una scelta obbligata che abbiamo preso in considerazione un anno fa e oggi siamo all’epilogo”.
Tra i fattori che hanno contribuito al declino, il commerciante cita i lavori in via Regina Elena durati due anni e la cronica mancanza di parcheggi, elementi che hanno progressivamente allontanato la clientela spingendola verso la grande distribuzione.
“Quando questa mattina ho appeso i cartelli della svendita avevo un groppone alla gola – confida Masotti -. Non voglio esagerare né fare paragoni assurdi ma è stato come assistere al funerale di un familiare”.
Per generazioni di olbiesi CicciSport ha rappresentato un punto di riferimento imprescindibile, soprattutto quando il mondo scopriva che fare sport era una componente vitale per il benessere. Oggi Cicci è come l’ultimo tedoforo prima dell’accensione della fiamma olimpica. Solo con il testimone in mano.
“Grazie a tutti gli olbiesi per il sostegno e per le parole di solidarietà ma la nostra decisione è irrevocabile – conclude Masotti -. Un abbraccio a tutti e da oggi proveremo a goderci la pensione”.