OLBIA. La Chirurgia d’urgenza del Giovanni Paolo II registra i primi risultati. A seguito della sua attivazione lo scorso giugno, in poco più di due mesi sono stati eseguiti cento interventi su un totale di 191 ricoveri.
Il 4 agosto scorso, in particolare, è stata una giornata eccezionale con ben otto interventi, effettuati in sole ventiquattro ore, su due uomini, quattro donne e due bambini per casi di perforazione del colon, perforazione intestinale causata da occlusione, torsione del testicolo, peritonite da perforazione della cistifellea, appendiciti. Per far fronte a tale afflusso, sono state costituite due équipe chirurgiche che hanno lavorato simultaneamente in due sale operatorie.
La Struttura Semplice Dipartimentale di Chirurgia d’urgenza, diretta da Sara Gobbi, è stata introdotta all’interno del Dipartimento di Emergenza, diretto da Sebastiano Cudoni ed è strettamente connessa alla Struttura Complessa di Chirurgia Generale guidata da Luigi Presenti, anche responsabile del Dipartimento di Patologia acuta di media intensità.
Il personale di guardia, con un medico in sede e una équipe pronta ad operare, è attivo h24 sette giorni su sette. “Il lavoro svolto in questi primi due mesi è stato intenso – dichiara Sara Gobbi -. La struttura è stata attivata in coincidenza con il periodo più caldo, in tutti i sensi, soprattutto in Gallura a causa del flusso turistico a abbiamo riscontrato subito una grande collaborazione da parte di tutte le Unità Operative e del personale ospedaliero.
Cerchiamo di valutare subito, ad esempio, dolori addominali, ernie, politraumi, sanguinamenti intestinali che fanno azionare il campanello d’allarme per un intervento immediato. C’è un dialogo costante anche con Anestesia, Urologia e Pediatria. Ci vengono segnalati subito i casi che potrebbero appartenere alla nostra sfera d’interesse. Noi medici della Chirurgia d’urgenza abbiamo, inoltre, facoltà di andare in Pronto Soccorso in qualsiasi momento per monitorare direttamente i pazienti e segnalare chi riteniamo debba essere sottoposto subito ad ulteriori esami di approfondimento, in modo che questo percorso consenta all’emergenza-urgenza di ridurre i tempi di attesa dei codici gialli”.
Secondo il direttore generale della Asl Gallura, Marcello Acciaro: “In Gallura l’attività dell’emergenza-urgenza diventa prioritaria in determinati mesi dell’anno. Con il nuovo Atto Aziendale abbiamo avviato un percorso di riorganizzazione per provare a fronteggiare la contemporaneità dell’enorme flusso turistico con il flusso ordinario di cittadini residenti.
Grazie al contributo dell’Assessorato alla Sanità della Regione Sardegna abbiamo riaperto dopo diversi anni i servizi sanitari costieri, con dieci presidi, per cercare di dare maggiore respiro ai Pronto Soccorso. Abbiamo trasferito la Guardia Medica di Olbia accanto al Pronto Soccorso. Nelle strutture è stato assunto personale aggiuntivo per la gestione dei codici bianchi e verdi e abbiamo creato dei percorsi di accesso rapido alla medicina e alla chirurgia d’urgenza per ridurre i tempi di attesa e dare risposte efficaci ai pazienti.
È un processo in costruzione, naturalmente – prosegue Acciaro – che stiamo portando avanti grazie alla sinergia del personale. Dopo soli due mesi si cominciano a vedere i primi risultati positivi che saranno ancora più evidenti quando la riorganizzazione entrerà a pieno regime”.