OLBIA. “Con la benedizione del nostro vescovo ortodosso Siluan della diocesi romena d’Italia e con la concessione dell’arcivescovo metropolita di Pisa, mons. Giovanni Paolo Benotto, dal 28 settembre scorso la nostra chiesa ospita una reliquia di sant’Efisio“.
È quanto ci ha raccontato padre Marian Gaina, 35 anni, che vive in città con la famiglia dal 2019. “Siamo molto devoti a sant’Efisio – dice padre Marian -. Lo abbiamo pregato tanto per aiutarci a costruire la nostra chiesa che è stata realizzata in soli otto mesi. Io questo lo considero un miracolo”.
Per la conclusione dei lavori, in effetti, non manca molto. La chiesa ortodossa romena di Olbia, in via Marie Curie (quartiere San Nicola), interamente costruita in legno di quercia e abete da maestranze romene, sarà consacrata il prossimo anno.
La chiesa è dedicata a san Giovanni Battista e a sant’Efisio. Padre Marian Gaina, infatti, ha voluto affiancare al primo patrono un secondo santo con profonde radici in Sardegna (Efisio, secondo la tradizione fu martirizzato a Nora sotto Diocleziano) anche per creare anche un legame spirituale con la terra che ospita la prima chiesa nell’Isola interamente edificata per il culto ortodosso romeno.
“Io e una rappresentanza della comunità romena siamo andati a Pisa per ricevere la reliquia da custodire per sempre nella nostra chiesa – racconta padre Marian -. Per noi è un dono speciale e siamo molto grati al nostro vescovo Siluan e a mons. Benotto. Tutti i fedeli cristiani sono i benvenuti da noi e spero che il prossimo anno, il 1° maggio, si possa partecipare alla grande processione in onore di questo grande santo comune insieme ai sacerdoti di Cagliari”.
Padre Marian Gaina è sposato da 10 anni, ha 3 figli e un quarto in arrivo. “Lo chiameremo Efisio – aggiunge – e potrebbe nascere il prossimo 15 gennaio”, lo stesso giorno in cui la tradizione colloca il martirio di sant’Efisio.
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