OLBIA. Si chiama Etanerceptb Enbrel, il farmaco che lenisce l’artrite idiopatica giovanile di una bambina, ma per averlo la mamma e il papà sono stati costretti a imbarcarsi per Genova e rivolgersi al Gaslini, specializzato nella cura dei piccoli. “Mia figlia deve fare un’iniezione alla settima e al momento ne è rimasta solo una. Proprio per evitare di arrivare all’ultimo momento, appena sbarcati da Genova eravamo andati all’ospedale di Olbia ma la risposta è stata scioccante. Ci hanno detto – racconta la signora Manuela – che oltre la richiesta che hanno fatto non possono fare altro”.
In buona sostanza ai coniugi è sembrato che il medico di riferimento della ASL abbia alzato le mani. “Un po’ come dire: ‘Se arriva arriva, noi non possiamo fare altro’. Onestamente lo trovo inammissibile. Oltre al fatto che andare a Genova e tornare significa assentarsi per due giorni e spendere circa 500 euro, resta il problema che dal Gaslini non posso certamente assegnarci più di due o tre dosi e dunque siamo sempre col cuore in gola perché non ci si rende conto di cosa sia l’artrite idiopatica giovanile e che dolori causi. Siamo disperati”.
La signora Manuela sostiene che il problema alla ASL lo conoscono da tempo e – secondo lei – i medici avrebbero tranquillamente potuto ottenere un risultato positivo “ma ci vuole impegno e abnegazione – aggiunge Manuela – e non sempre questo approccio viene messo in campo, anche se si tratta di problemi gravissimi. Ci siamo rivolti al direttore sanitario De Fazio che ci ha assicurato il massimo impegno, ma ora abbiamo una sola dose in mano e il tempo sta scadendo. Chiedo soltanto di rispettare il diritto alla salute della mia bambina. Senza quel farmaco, l’aggravamento della sua salute potrebbe scatenare altre patologie”.