OLBIA. Si è appena concluso l’incontro tra Paganese e Olbia, il risultato a favore dei campani lascia l’amaro in bocca a tecnico, calciatori e tifosi galluresi.. Il bilancio delle ultime due partite è di un solo punto a fronte di due belle gare giocate a viso aperto con due avversati di tutto rispetto. Mancano dieci partite alla conclusione di uno dei campionati più difficili per l’Olbia.
Per raggiungere la salvezza, servono punti che i bianchi dovranno conquistare in ogni partita e su ogni campo. Per riuscirci, sarà necessario molto più che limitarsi al semplice compitino. Questo è chiaro a tutti, società e tecnico compresi.
L’allenatore dell’Olbia davanti ai cronisti si è espresso così:
Mister dopo questa gara cosa ci portiamo a casa?
“Una buona prestazione e la consapevolezza che abbiamo i mezzi per poter uscire da questa situazione. Stiamo praticando un bel calcio, la squadra è viva e il risultato di oggi è bugiardo come quello della scorsa settimana contro il Cassino. Il loro portiere è stato bravissimo a salvare il risultato nel finale. Adesso si ritorna ad Olbia e ci mettiamo a lavorare perché abbiamo altre dieci finali da giocare”.
Lei aveva detto alla vigilia che bisognava essere bravi a sfruttare bene le occasioni.
“Il calcio è questo. La squadra ha creato anche oggi però usciamo da Pagani con zero punti. Il risultato è bugiardo, noi abbiamo avuto tre o quattro occasioni ma non siamo riusciti a fare gol”.
Il primo tempo poteva finire con due gol a nostro favore.
“Sì, nel primo giocato bene tempo abbiamo pressato, siamo stati uniti ma dobbiamo essere più cinici e più cattivi. Due belle occasioni nel primo tempo con Ragatzu e Furtado e non è servito nel finale il tiro di Islam deviato dal portiere in calcio d’angolo”.
I prossimi impegni vedranno l’Olbia affrontare il Trastevere in casa, dove la vittoria è l’unica opzione possibile, e successivamente la proibitiva trasferta di Pozzuoli che rappresenterà un banco di prova decisivo per valutare senza ombra di dubbio di che pasta è fatta l’Olbia di Ze Maria.