OLBIA. Domani, domenica 12 gennaio, sul manto erboso del Bruno Nespoli, scenderà in campo il Latte Dolce, squadra sarda che attualmente occupa una posizione di rilievo in classifica con i suoi ventisei punti e guarda con interesse alla zona play-off. Il derby dell’andata terminò con un 2-2 che, paradossalmente, lasciò insoddisfatte entrambe le squadre: i sassaresi, che nel primo tempo avrebbero potuto surclassare la blasonata Olbia segnando più gol oltre ai due realizzati, e i bianchi, allora allenati da Marco Amelia, ai quali nel finale fu negato un rigore evidente.
Da allora è passata molta acqua sotto i ponti: mentre il campionato del Latte Dolce è stato piuttosto lineare e tranquillo, quello dell’Olbia è stato caratterizzato da numerosi cambiamenti. Di certo, in casa Olbia non ci si annoia mai, e anche la settimana che sta per concludersi è stata segnata da problematiche legate al pagamento degli stipendi, che – secondo quanto dichiarato dai diretti interessati – sembrerebbero essere in via di risoluzione.
Sul fronte della squadra e dei calciatori, Ze Maria, in vista del derby, dovrà rinunciare a due pedine importanti come Furtado e De Grazia, mentre il tanto atteso ritorno di Ragatzu rimane al momento in stand-by. Intanto, in città è stato avvistato Roberto Biancu, ex centrocampista dell’Olbia fino allo scorso campionato, attualmente senza squadra. Di lui, l’ex tecnico Roberto Occhiuzzi ha sempre parlato in termini molto positivi, elogiandone la trasformazione da rifinitore a mediano, che contribuì al bel finale di stagione dell’Olbia in Serie C. Chissà se Manuel Gonzalez, fresco nel ruolo di direttore dell’area tecnica, non voglia proporre il sassarese Roberto Biancu per rinforzare un reparto bisognoso di qualità e quantità.
Intanto, oggi, alla conclusione dell’allenamento di rifinitura, Ze Maria si è presentato in sala stampa, sempre sorridente ma pronto a rispondere alle domande dei cronisti.
Mister, da qui alla fine del torneo abbiamo a disposizione sedici gare; quindi, potenzialmente ci sono in palio quarantotto punti, la quota salvezza si raggiunge a quarantadue e all’Olbia basterebbero ventisei punti. Lei ha fatto questi conti?
“I conti non li ho fatti e non li faccio perché noi dobbiamo giocare ogni partita come se fosse una finale mondiale. Poi alla fine tireremo le somme. I ragazzi e lo staff sanno che dobbiamo fare più punti possibile”.
Come ci si lascia alle spalle un derby per affrontarne un altro domani?
“Mi sa tanto che qui facciamo tanti derby – sorride il mister – la sconfitta contro l’Ilva fa male, abbiamo affrontato il problema con la squadra ma io non ho la bacchetta magica e tutti sappiamo che l’unico modo per uscire da questa situazione è lavorare tanto e forte per portare i punti a casa. Del Latte Dolce sappiamo che intanto ha dieci punti più di noi, ha un attacco forte con giocatori importanti e sarà una partita difficile perché quando si arriva da due brutte sconfitte di fila – giocando malissimo – bisogna rialzarsi il prima possibile”.
In questa settimana come ha visto la squadra?
“La mancanza di tranquillità dell’ambiente ci ha portato a fare cose sbagliate che non devono essere fatte e che invece – purtroppo – abbiamo fatto. La nostra è una squadra molto giovane e come tale manca di esperienza nella gestione di certi momenti. Io normalmente non entro nello spogliatoio dei ragazzi durante la preparazione alla gara, questa settimana ci sono andato due volte, ho parlato con loro e abbiamo chiarito tanti punti che loro non riuscivano ad avere chiari. Loro hanno capito che dobbiamo abbassare la testa e lavorare. Solo noi possiamo uscire da questa situazione. Per domani abbiamo due squalificati e quindi porterò in panchina una nidiata di ragazzini del 2007 e 2008 per affrontare una squadra tonica che punta verso altri obiettivi. Noi ci metteremo tanta voglia di fare e tutta la nostra grinta”.
Si ha la sensazione che lei stia tra l’incudine e il martello: problemi societari, rinforzi che non arrivano e l’allenatore che deve salvare la squadra dalla seconda retrocessione. Se la società non risponde, per quanto si può andare avanti così?
“In questi giorni ho fatto numerose conversazioni con i dirigenti, abbiamo parlato di ruoli che necessitano alla squadra e purtroppo non è arrivato nessuno. Da due mesi chiedo nuovi innesti che oramai sono diventati indispensabili, ma se dall’altra parte niente cambia io non posso andare tutti i giorni a chiedere. Da parte mia posso solo lavorare con il materiale umano che ho a disposizione e cercare di tirare fuori da questi ragazzi il meglio che possono dare e assicurare il meglio di me stesso. Poi se non arriverà nessuno vedremo con la dirigenza il da farsi. La società prende questa situazione con molta comodità, io so che sta cercando di intervenire e Ragatzu dovrebbe essere uno degli acquisti, ma uso il condizionale, ci sono però anche altri nominativi in aggiunta che farebbero al caso dell’Olbia. Mi auguro che la società prenda delle decisioni più veloci, perché ad oggi mancano sedici partite ma da domani ne mancheranno quindici e così via. Io più di così non posso fare”.
Domani alle 14:30 servirà tanta grinta e tanta voglia ma anche il sostegno del pubblico.