L’Olbia Calcio ha vissuto una stagione da montagne russe, un’odissea fatta di alti e bassi che ha tenuto col fiato sospeso tifosi e addetti ai lavori. Partita da una situazione di grave crisi, la società gallurese è riuscita a compiere un’impresa straordinaria, risorgendo dalle proprie ceneri e conquistando una serie D che sembrava impossibile.
Dopo alcune settimane di silenzio, oggi nella sala stampa dello stadio Bruno Nespoli, si presentano in pompa magna i due principali esponenti della Swiss Pro, società che da novembre 2023 detiene il pacchetto di maggioranza dell’Olbia Calcio.
In prima battuta, accanto al presidente Guido Surace c’è l’avvocato Eduardo Chiacchio un nome ed un accento che ci riportano indietro nei ricordi all’Eduardo nazionale da cui arrivano le medesime origini. Così al massimo esponente dell’Olbia Calcio vengono affidati gli onori di casa. Il primo a parlare è proprio l’artefice di questa riammissione della squadra gallurese al campionato dei serie D, traguardo che ha lo stesso sapore di una promozione.
“Con vero piacere – attacca l’avvocato – ho ripreso a difendere l’Olbia Calcio da una situazione difficoltosa in cui era incappata la dirigenza. Dopo un periodo intenso in cui ho avuto davvero poco tempo per organizzare la difesa dei bianchi, posso dire che è stata dura ma questa è una conquista che per come è arrivata deve dare ancora più soddisfazione”.
L’avvocato con la sua arringa di difesa non fa mistero sulla difficolta dell’impresa ma al tempo stesso ha parole di elogio verso due risorse della società che hanno veramente contribuito alla realizzazione di questo progetto.
“Vorrei citare due figure importanti – continua Eduardo Chiacchio – Federico Russu ed Ezio Mulas che, mentre fuori si faceva un gran parlare, loro contribuivano a prestare la loro professionalità in silenzio per cercare di riportare l’Olbia in serie D. Spesso ci si avvale di figure poco dedite all’apparenza ma molto più propense alla sostanza”.
Le parole dei due collaboratori, misurate ma efficaci, si fanno apprezzare per dedizione e spirito di sacrificio, cosa che in questo momento certamente non guasta.
“È stata un’esperienza dura, difficile e formativa che spero non si debba mai più ripetere – dice Federico Russu a cui fanno seguito le parole di Ezio Mulas – Abbiamo vissuto un weekend terribile, non abbiamo mai perso la calma e ringrazio la proprietà per la fiducia accordata”.
Il massimo difensore del club bianco non si ferma qui, anzi, annuncia che si sta studiando ogni azione nei confronti di chi si era proposto per dare un contributo alla società, e poi, per cause ancora in fase di accertamento, la paventata iscrizione non si è materializzata causando gravi pregiudizi d’immagine nei confronti della società.
La parola poi passa al presidente Guido Surace, il quale esordisce dicendo che “dai momenti di crisi di solito si esce rinforzati con maggiore autostima, comunque da oggi l’Olbia Calcio è ufficialmente iscritta al campionato di serie D”.
Le domande si fanno incalzanti nei confronti del Presidente circa un fantomatico investitore turco che avrebbe agevolato la regolarizzazione dell’iscrizione con tutte le pendenze, ma poco importa sapere chi materialmente ha messo in salvo la società, adesso la cosa più importante sta nel fatto che la posizione del club è regolare. Invece, serafiche e fredde le risposte di Surace che lascia ai curiosi il beneficio del dubbio.
Si passa quindi a discutere di calcio giocato, concentrandosi sul campo da gioco piuttosto che su questioni extra-sportive come controversie tra proprietari o indagini finanziarie, argomenti mai approfonditi in passato con precedenti dirigenze. A tale proposito, con il suo inglese raffinato ma diretto, interviene Benno Rëaber che si siede accanto al Presidente Surace e grazie all’aiuto di Massimiliano Varrucciu, questa volta nelle vesti di traduttore, prova a sciorinare il suo punto di vista.
“A Ninni Corda – dice Benno – sarà affidato il progetto di rinascita dell’Olbia Calcio, egli avrà carta bianca sulla scelta del tecnico, dei calciatori e dello staff che saranno le nuove pietre miliari della squadra gallurese”. Il consulente nuorese crede fortemente in un antico principio base del calcio che vuole che una squadra venga costruita con un’ossatura portante costituita da un portiere, un difensore centrale, un centrocampista e un attaccante di spessore attorno a cui poi si provvederà a rafforzare la struttura nel rispetto anche dei giovani come richiesto dalla Lega di serie D.
“L’Olbia – prosegue Benno – avrà un allenatore che dovrà predicare un calcio moderno e avere la capacità di armonizzare un gruppo allargato anche all’Under 19”.
Ma la domanda più ricorrente è quella relativa alle capacità finanziarie da parte della dirigenza per sostenere il progetto. In proposito Benno mantiene il riserbo sul possibile finanziatore e dichiara che “Ora l’Olbia possiede le risorse finanziarie per costruire una squadra vincente che punti all’immediata risalita in serie C”.
Top secret anche sul budget di spesa per questa stagione nonostante i più informati sostengono che per il nuovo salto di categoria ci saranno a disposizione due milioni di euro e ciò comporterà l’acquisto a titolo definitivo dei calciatori in rosa. “Basta con i prestiti – prosegue Benno – vogliamo solo gente che lotta e combatte per una sola maglia”. La squadra che nascerà dovrà avere le caratteristiche per lottare nelle posizioni di vertice.
In questa occasione si guarda al futuro senza riprendere a parlare dei bilanci del club e delle argomentazioni sostenute di recente dall’ex presidente Marino che non hanno proprio convinto i tifosi sostenitori della maglia bianca. Ora è arrivato il momento di pensare al futuro e provare tutti insieme a costruire una nuova immagine dell’Olbia Calcio. Relativamente al 30% delle quote societarie ancora in possesso alla vecchia dirigenza, Benno sostiene che non ci sarà posto per chi non ha il piacere di lavorare per il team bianco.
L’ultima domanda viene posta al socio Benno Rëaber.
Comprerebbe ancora l’Olbia Calcio? La risposta è “Si ma al 100%”. Su questa esternazione si chiude la conferenza stampa della Swiss Pro che affida al tempo e ai più curiosi la verifica circa il vero finanziatore del progetto.