Oggi con un comunicato ufficiale da parte della Co.Vi. So.D. all’Olbia Calcio è stata respinta la richiesta di iscrizione al campionato di serie D con le seguenti motivazioni:
Manca di versamento iscrizione; Manca Fidejussione; Manca comunicazione da parte della Co.Vi.So.C. relativa alla posizione debitoria (cioè stipendi). Nello stesso documento la Co.Vi.So.D. rammenta che la presente pronuncia potrà essere impugnata entro e non oltre le ore 14,00 del 22 luglio 2024.
Tanto tuonò che alla fine piovve. Questa per ora è la fine della società Olbia Calcio passata di mano nel novembre 2023 dalla proprietà capitanata dal vecchio presidente Marino verso una cordata di imprenditori svizzeri che in maniera approssimativa e improvvisata hanno cercato di portare avanti un’impresa più grande di loro, senza chiedere aiuto nei momenti di difficoltà, paventando disponibilità liquide per affrontare il momento di carenze finanziarie. Il riferimento naturale è alla conferenza stampa del 30 aprile 2024 in cui Benno Raëber dichiarava che la Swiss Pro non aveva problemi finanziari ed avrebbe fatto fronte con disponibilità proprie.
Per onore di cronaca, nessuno immaginava che la nuova proprietà dell’Olbia Calcio fosse così debole finanziariamente quantunque avesse pagato cash il 70% delle quote alla vecchia compagine, per circa un milione e quattrocento mila €uro più una fidejussione in lega per l’importo di trecento mila €uro.
Ma gli errori di valutazione non vengono mai da soli e se da una parte gli svizzeri dichiaravano di non aver tenuto conto dell’indebitamento della società (ma si può acquistare una società senza una profonda analisi del bialncio?), dall’altra l’ex presidente Marino dichiarava:
“Io e i miei soci, dopo un lungo confronto con numerosi soggetti italiani e stranieri, abbiamo scelto di aprire alla trattativa con Swiss Pro che ci ha pienamente convinto grazie al suo approccio innovativo e dinamico, in linea con il nostro modo di pensare e la nostra strategia di fondo. Resterò con piacere e passione alla guida del Club, anche se come socio di minoranza, per completare il progetto di crescita iniziato nel 2015 e che fino ad oggi ha portato l’Olbia a partecipare consecutivamente e in modo sostenibile a otto campionati italiani professionistici per la prima volta nella storia del Club. Siamo molto felici che Swiss Pro abbia riconosciuto i traguardi raggiunti finora ed il valore del capitale umano e sportivo che costituisce il Club stesso e auspichiamo un più rapido ed efficace percorso di crescita, anche in termini infrastrutturali, grazie al nuovo assetto societario con Swiss Pro”.
Il resto è storia recente davanti agli occhi di tutti e adesso partirà il “circo” dei ricorsi e delle responsabilità. Probabilmente con un po’ di chiarezza, trasparenza ed umiltà tutto questo si poteva evitare ma del senno di poi sono piene le fosse.
Nel frattanto i calciatori escuteranno la fidejussione e recupereranno le loro ragioni di credito, mentre la società andrà incontro al fallimento con tutte le responsabilità di chi ha manovrato con gli incassi i pagamenti e le scritture contabili.
Non mancheranno le risposte dei diretti interessati che accoglieremo a tutela dell’informazione.