OLBIA. È stato promosso a pieni voti dalla Fondazione con il sud e per questo verrà realizzato con un finanziamento di 198mila euro che coprirà l’80% dei suoi costi.
Il progetto “Mezzo (1/2)” dell’hub.Mat guarda alla mobilità attiva e, in particolare, all’inclusione di persone con disabilità e condizioni di svantaggio economico.
L’iniziativa, della durata di 24 mesi, è stata presentata ieri nel palazzo comunale di via Dante. Hanno partecipato alla conferenza la presidente dall’associazione hub.MAT Laboratorio per la mobilità, l’ambiente ed il territorio Roberta Calcina, il sindaco di Olbia Settimo Nizzi e i rappresentanti degli enti partner del progetto che coinvolge, oltre all’Aspo, associazioni di volontariato ed organismi di esperti nel monitoraggio della qualità della vita.
Nello specifico verrà costruita una velostazione, un parcheggio per biciclette che sarà realizzato nella stazione ferroviaria Terranova, con bici a tre ruote per persone con disabilità e tandem per ipovedenti. Sono in programma, inoltre, importanti interventi urbani con la nuova segnaletica orizzontale e verticale accessibile e percorsi pedonali facilitati per il centro città.
“Il progetto pilota potrà essere replicato in altre zone – ha spiegato Roberta Calcina di Hub MAt -. Abbiamo pensato di coinvolgere tutte quelle persone che normalmente sono escluse dalle iniziative di mobilità puntando, in particolare, sulla stazione Terranova, un punto nevralgico per la città perché ha intorno il centro storico, le scuole e la fermata del bus”.
“Abbiamo iniziato con il Pediplan e il Biciplan – ha detto Nizzi – e ora stiamo lavorando sul piano di mobilità sostenibile e traffico. La prossima scommessa è quella di creare infrastrutture all’interno degli spazi verdi”.
Il logo di “Mezzo” è stato ideato da Antonello Murgia mentre “l’artigiano del futuro” di FabLab Antonio Burrai supporterà gli studenti delle scuole superiori olbiesi nelle attività di tipo scientifico per la costruzione di dispositivi elettronici capaci di misurare la qualità d’aria in una città che spinge sempre più sul green.
SensibilMente onlus si occuperà della parte social con l’obiettivo di rendere anche la comunicazione sempre più accessibile a tutti mentre Libere Energie ed Eetra del monitoraggio con questionari da sottoporre agli associati per intervenire concretamente sulle esigenze di persone con difficoltà e svantaggio economico.
Il progetto coinvolge anche l’Università degli studi di Sassari – Dipartimento di Architettura, Design e Urbanistica e le associazioni Anteas Gallura Odv, Cittadini per l’aria Onlus, Cras, Decisio e Tamalacà.