Non è la prima volta che succede ma nessuno lo dichiarerà mai ufficialmente. Ieri pomeriggio sarebbe atterrato nello scalo gallurese Hassanal Bolkiah, più noto come il sultano del Brunei. Dall’Airbus 307, ancora oggi presente nell’area commerciale, sarebbe sceso un gruppetto di dignitari islamici per una nuova visita a Villa Certosa. Da tempo circolano voci che danno il sultano dello stato del Borneo vicinissimo all’acquisto della residenza creata in Sardegna da Silvio Berlusconi.
Tutto nella norma o quasi, se non fosse che, ancora una volta, per questioni di sicurezza, due aerei che avrebbero dovuto atterrare all’Olbia-Costa Smeralda sono stati dirottati a Cagliari con la più classica delle giustificazioni: “Troppo vento”. Peccato che proprio ieri in città ci fosse calma piatta. Non importa a nessuno se i passeggeri in arrivo da Milano con un volo EasyJet previsto alle 15:30 hanno dovuto attendere quasi 8 ore per salire a bordo.
L’aereo ha raggiunto Malpensa solo in serata ed è arrivato a Olbia intorno a mezzanotte, carico di passeggeri imbestialiti e senza alcuna informazione ufficiale da parte del vettore. Ubi maior.
C’è da augurarsi che il sultano chiuda in fretta la trattativa con gli eredi Berlusconi, altrimenti c’è il rischio che l’aeroporto chiuda ancora per evitare che qualche aereo di linea possa impensierire i servizi di sicurezza della piccola nazione che galleggia sul petrolio. A proposito, il sultano, collezionista di ville da sogno e di supercar, Ferrari su tutte e una Rolls Royce in oro zecchino, viste le sue pretese su Villa Certosa, si sarebbe annoiato della sua residenza, famosa per le decine di cupole d’oro. L’Istana Nurul Iman (Palazzo della luce della fede) dispone di un totale di 1.788 stanze. Villa Certosa, invece, è decisamente più intima e accogliente con le sue 126 camerette!
+++ Fin qui il nostro corsivo, tra il serio e il faceto. Nel pomeriggio, Geasar ha smentito qualsiasi atterraggio da parte del sultano o di suoi dignitari. Per quanto riguarda il dirottamento verso Cagliari di due voli pomeridiani, il gestore dell’aeroporto precisa che i voli sono stati dirottati non a causa del vento, ma per “wind shear”, il fenomeno meteorologico che si verifica quando c’è una variazione improvvisa nella velocità o nella direzione del vento su una breve distanza. In questo caso, la decisione di non atterrare è esclusivamente responsabilità del pilota. Infine, aggiungono da Geasar, “l’aeroporto non è stato chiuso nel pomeriggio visto che nella stessa fascia oraria sono atterrati altri 20 voli.