OLBIA (FOTOGALLERY): Con l’apertura del tratto stradale connesso con la rotatoria di ingresso “Benvenuti a Olbia” nasce di fatto una nuova zona commerciale. Si chiamerà “Viale Aldo Moro Alta” e, oltre ai nuovi Eurospin e McDonald, accoglierà altre grandi aziende di brand internazionali. Poco prima della rotatoria, per chi esce da Olbia in direzione Basa, è già pronta la progettazione esecutiva per l’altra area commerciale che fa parte dello stesso complesso e sarà dedicata alle attività locali.
Questa mattina il sindaco Settimo Nizzi ha tagliato il nastro aprendo il nuovo tratto di strada che porta in via Nicosia e via Mosca. Circa un chilometro e mezzo completo di illuminazione e sottoservizi. Valore: circa 3 milioni euro di infrastrutture cedute dalla società Ma.Fre. (Martini & Fresi) che ha realizzato l’opera, al comune di Olbia.
Finalmente, dunque, dopo anni di proteste per le pessime condizioni della strada famosa nelle cronache locali per una viabilità stile Camel Trophy con sbalzi, fossi e buche dalle dimensioni impressionati, specie con la pioggia, oggi il saliscendi dell’asfalto nuovo di zecca di via Mosca, con tanto di stalli per i parcheggi, non può che essere accolto con sollievo dai residenti.
“Abbiamo preso in carico l’opera e a breve faremo la pista ciclabile con linea sormontabile – ha detto il sindaco Nizzi che ha tagliato il nastro insieme a Piero Fresi, in rappresentanza della Ma.Fre. e Maria Antonietta Cossu capogruppo di Forza italia nel consiglio comunale -. La pista si collegherà con via Veronese, una parte di questa verrà modificata a senso unico in modo da rendere più sicuro il transito”.
Nizzi ha sottolineato che “l’opera parte da lontano. Il primo progettista fu Michele Territo, nostro compianto collaboratore. Oggi ci siamo affidati a Michele Fancello e Danilo Manzottu i quali hanno controllato per l’amministrazione che tutto fosse realizzato secondo le norme”.
Il sindaco ha poi ringraziato le famiglie Azzena, Pintus, Degortes, Fresi e Martini “per la necessaria cessione delle aree. Inizialmente ci sono state un po’ di polemiche poiché non si voleva modificare l’altimetria d’ingresso alle case di via Mosca ma credo che siamo riusciti comunque a fare un ottimo lavoro”.
Per la Ma.Fre. mettere in piano le differenti altezze del terreno è stato sicuramente l’aspetto più impegnativo in fase di cantiere che, oltretutto, ha anche una sua connotazione ecosostenibile. Tutto il riempimento, infatti, è stato realizzato esclusivamente con materiale di riciclo: “Non ci sono nuovi blocchi e niente proviene da cave – ha sottolineato Piero Fresi -. Ci siamo rivolti alla ditta Amedeo Madras che riceve il materiale di scarto dai cantieri, lo tratta e lo vende dopo aver eliminato i materiali inquinanti”. In pratica quello che c’è sotto l’asfalto (milioni di metri cubi) proviene da demolizioni di strutture dando una seconda vita agli inerti già utilizzati in passato
“È un’opera fatta di concerto – ha concluso Fresi – che per noi significa mettersi insieme e fare cose belle. Dietro quest’opera c’è una storia lunga di 16 anni, come ha detto il sindaco ma occorre sottolineare il dialogo continuo con l’amministrazione che diventa pungolo e confronto ma alla fine i frutti si vedono”.