OLBIA. Alla vigilia della Giornata internazionale per l’eliminazione della violenza contro le donne l’Istituto Amsicora è sceso ancora una volta in campo e lo ha fatto attraverso il teatro in una grande giornata di sensibilizzazione e prevenzione che ha visto la partecipazione di esperti del settore e Forze dell’ordine.
La rappresentazione teatrale “L’amore non ha lividi”, dedicata a femminicidio e violenza di genere e inserita nel progetto “Sulle donne solo mani che curano”, ha coinvolto dieci studentesse e uno studente del corso Socio sanitario.
“Si tratta del terzo anno della nostra rassegna portata avanti attraverso un’importante campagna di sensibilizzazione nelle scuole medie – spiega Ciro Punzo, docente referente dell’iniziativa -. Questa volta volevamo dare un messaggio ancora più forte e abbiamo pensato al teatro. Gli studenti sono stati fantastici. Continueremo ancora e l’idea è quella di dedicare al tema della violenza di genere non solo una ma più giornate nel corso dell’anno scolastico”.
“Lo spettacolo è stato messo in scena in pochissimo tempo grazie al grande impegno degli studenti – dichiara la regista, la maestra della primaria Denise Mattana -. La rappresentazione ha messo in risalto le figure di madri e sorelle che cercano di salvare una familiare in difficoltà”.
Per l’occasione, studenti e docenti, compreso il dirigente dell’Amsicora Gianluca Corda, hanno tracciato sotto l’occhio un segno con il rossetto rosso, simbolo della lotta contro la violenza sulle donne. “Si stanno svolgendo in questi giorni numerose iniziative nelle scuole – ha dichiarato il dirigente – ma non basta. Continuiamo ogni giorno a sensibilizzare i nostri studenti. E come accade in tante scuole, non restiamo indifferenti. Lèggiamo gli sguardi, ascoltiamo i silenzi. E superiamo le divisioni e il colpevolizzarci a vicenda”.
Fondamentale per la giornata all’Amsicora il contributo delle Forze dell’Ordine. “Il messaggio che vogliamo dare agli studenti è avere fiducia nella scuola, negli insegnanti, nelle istituzioni e nelle Forze dell’ordine – ha affermato il tenente dei Carabinieri Emanuele D’Auria, presente insieme comandante della Stazione dei Carabinieri di Olbia Francesco Putzolu -. Abbiamo dei nuovi modelli a cui fare riferimento rispetto ai nostri genitori che hanno avuto modelli culturali educativi diversi di cui ancora oggi vediamo i tragici retaggi. Noi – ha sottolineato D’Auria – abbiamo strumenti e cultura, che serve a conoscere nuovi mondi e a cambiare le cose in meglio”.
L’incontro, al quale hanno partecipato anche alcune classi delle scuole medie Armando Diaz ed Ettore Pais, e dell’Istituto Compresivo, è stato presentato dall’educatrice Veronica Asara, presidente di Sensibilmente Odv.
Per la Polizia di Stato sono intervenuti dal Commissariato di Olbia l’ispettore Tamara Marcelli e il vice ispettore Cristian Pani. “Spesso abbiamo a che fare con situazioni molto spiacevoli – hanno detto agli studenti – ma questo non ci fa perdere la voglia di cercare di migliorare la nostra società e per farlo dobbiamo partire da voi ma anche voi dovete metterci del vostro. Fare un po’ ciascuno, cercare di guardare sempre oltre e non fatevi rinchiudere in stereotipi e cose che non volete fare.
Dovete studiare e sfruttare al massimo la vostra età. Se avete un dubbio chiedete un abbraccio e un aiuto. Noi – hanno affermato Marcelli e Pani – lavoriamo sempre in squadra e così dovete fare voi nelle vostre classi, dove siete in tanti, intervenendo laddove qualcuno si sente solo”.