OLBIA. La festa del santo patrono della città entra nel vivo. Con la benedizione delle medaglie, prevista nel pomeriggio, e i classici fuochi d’artificio sul lungomare, maestrale permettendo, l’edizione 2023 della storica celebrazione dedicata al primo vescovo sardo, martire sotto Diocleziano, la comunità olbiese si appresta a vivere la settimana dei festeggiamenti (vedi il calendario qui>).
“Come era successo un’unica volta prima dell’alluvione di dieci anni fa, anche quest’anno abbiamo messo in cartellone tre concerti di musica leggera”, dice Giovanni Varrucciu presidente del comitato per i festeggiamenti di San Simplicio.
Varrucciu, impegnato in queste ore negli ultimi dettagli con i colleghi volontari che ogni anno organizzano la festa, si dice un po’ preoccupato per il clima. “Dobbiamo invocare il Patrono perché ci consenta di portare fino in fondo il ricco calendario che abbiamo predisposto. Speriamo sia benevolo”.
Per quanto riguarda la programmazione degli eventi, Varrucciu sottolinea che la festa di San Simplicio non ha mai cambiato data. “Tutto ruota intorno al 15 maggio. Non abbiamo mai ceduto ad adattare la festa in corrispondenza della domenica. Il nostro santo è venerato il giorno 15 ed è, semmai, il programma che si adatta ma quel giorno è un punto fisso ed è dedicato alle celebrazioni religiose, comprese la messa solenne e la processione del protettore della nostra comunità. Si tratta per l’appunto una ricorrenza religiosa, per questo durante il percorso della statua non sono contemplati canti o balli. Il lungo serpentone dei partecipanti si muove secondo i canoni esaltando la figura di Simplicio in quanto unico protagonista”.
Naturalmente il programma avrà, anche per questa edizione, una massiccia componente laica. Oltre ai concerti, quest’anno la tradizione popolare è affidata di poeti in lingua che si esibiranno sul palco del sagrato della chiesa. Il palio della stella si svolgerà al porto Isola Bianca mentre la sagra delle cozze si terrà nel parco Fausto Noce.
“A questo proposito vorrei ringraziare tutti coloro che ogni anno lavorano duramente per offrire, ai tanti che pazientemente si mettono in fila al parco, il nostro piatto d’eccellenza – aggiunge Giovanni Varrucciu -. Molti, specie gli amici del comitato, si presentano automaticamente. Tanti altri, invece, li chiamiamo volta per volta e devo dire che sono sempre tutti molto disponibili. Occorre considerare che su un centinaio di volontari, circa la metà si occupa della preparazione dal mattino presto. Un lavoro molto faticoso che tutti fanno in allegria. Aggiungo, giusto per correttezza nei confronti dei nostri concittadini, che tutto il fabbisogno dei mitili è interamente pagato dal comitato che si avvale del contributo del Comune, della Regione e della generosità dei residenti quando passiamo tra le case per la questua”.
Allora non resta che godersi la festa, da oggi, fino al 15 maggio. “Approfitto per fare gli auguri a tutti gli olbiesi. A coloro che sono nati qui, a tutti coloro che hanno scelto la nostra città per viverci e a tutti i turisti che vengono in vacanza per vivere la festa in comunità”.