OLBIA. Il problema di via Svizzera e via Faenza in Comune e in Abbanoa lo conoscono bene. Non si tratta dei soliti tombini che saltano per la pioggia. Qui c’è un evidente inghippo strutturale frutto di lavori “fatti male” effettuati tra il 2005 e il 2006. A leggere il copioso carteggio tra i residenti e l’amministrazione (ci sono lettere e fotografie inviate all’ex assessore dell’Ambiente, Giovanna Spano) c’è da rimanere sconcertati.
QUANDO NON PIOVE: Per stare sulla cronaca, l’ultimo prelievo dell’autospurgo risale a un paio di giorni fa. “Siamo costretti a chiederne l’intervento continuamente – dice una donna che abita in una casa al piano terreno -. Vengono, svuotano i tombini e per qualche giorno viviamo una vita normale. Ma sappiamo che è solo una pace temporanea. Non passa una settimana e siamo punto e a capo. Stiamo parlando di un’area residenziale che riguarda diverse decine di famiglie. Ogni volta ci ritroviamo in strada e a turno chiamiamo Abbanoa per segnalare il problema. Ma possiamo andare avanti così? Ma io dico: e i costi a carico del gestore idrico non sarebbe il caso di abbatterli risolvendo il problema alla radice?”
La gente qui è esasperata: “Bisognerebbe abitare in queste due vie per capire il disagio che viviamo da 17 anni – dice un’altra signora -. La puzza che siamo costretti a respirare farebbe scappare chiunque. Noi non siamo tecnici ma da quando hanno messo le mani agli scarichi nel 2005 è cominciato l’incubo. Che sia un problema di pendenza, una strozzatura o un collo di bottiglia non lo possiamo stabilire ma qui le cosa non funzionano”.
QUANDO PIOVE: In pratica quando piove, anche pochissimo, dai tombini escono liquami fognari che si mischiano all’acqua. “Quando spiove resta di tutto sull’asfalto. Potete immaginare a cosa mi riferisco e da qui momento l’aria diventa irrespirabile per giorni”.
Se poi piove insistentemente “acqua e liquami entrano nelle case invadendo dapprima giardini e cortili per poi trovarci di tutto nell’andito. Negli anni abbiamo provato a difenderci con le paratie ma se riusciamo a tenere l’acqua fuori dalle case l’aria puzzolente resta comunque”.
CHIUSI IN CASA: I residenti di via Svizzera e via Faenza non ce la fanno più. Ora, con le alte temperature, sono costretti a stare con le finestre chiuse di giorno e anche di notte. “Noi non sappiamo più cosa fare. Riteniamo che Abbanoa debba intervenire per rimettere le cose al suo posto e chiediamo al sindaco Nizzi che costringa il gestore idrico a risolvere la situazione perché da 17 anni ci hanno abbandonato tutti e viviamo come in una favela con la differenza che qui le bollette le paghiamo regolarmente. E questo aggiunge vergogna a una situazione vecchia e incancrenita che sembra non interessare nessuno”.