★VIDEO★ OLBIA. Il 25 Aprile, festa della liberazione dall’occupazione nazista e dal fascismo, è stato caratterizzato da tre manifestazioni in sequenza, una istituzionale e due meno prevedibili, ognuna delle quali si è svolta senza interferire con l’altra sotto lo sguardo attento delle forze di polizia. La prima ha visto la partecipazione del sindaco Settimo Nizzi, delle autorità civili e delle associazioni combattentistiche. La seconda, con bandiere al vento gelido di maestrale, a favore della Palestina libera, mentre la terza, improvvisata dall’Anpi, si è tenuta sotto la piastrella di marmo di piazza della Resistenza sul lungomare.
AMMINISTRAZIONE. La banda musicale di Olbia, Felicino Mibelli, ha aperto il corteo, che si è riunito in piazza Regina Margherita. Hanno partecipato il sindaco, parte della giunta e della maggioranza, il presidente del consiglio comunale Marzio Altana e alcuni rappresentanti della minoranza consiliare. Presente anche il neo presidente della Commissione urbanistica della RAS, Roberto Li Gioi. Disposti lungo il prato del monumento ai Caduti di tutte le guerre, hanno assistito alla funzione religiosa i rappresentanti delle forze dell’ordine, delle associazioni combattentistiche e della Croce Bianca. Come di consueto per il 25 aprile dell’amministrazione comunale di Olbia, del tutto identico all’evento del 4 novembre, il parroco di San Paolo Apostolo, don Gianni Satta, ha celebrato la messa. Al termine, dopo la preghiera del marinaio e il discorso del sindaco, due corone di fiori sono state deposte alla base del monumento.
PRO PALESTINA. In coda al corteo, un gruppo di giovani di diverse nazionalità e del Fronte della Gioventù Comunista ha manifestato a favore della liberazione della Palestina e contro “il genocidio che Israele sta compiendo nei confronti dei bambini e del popolo di Gaza”. Al gruppo si sono uniti i rappresentanti dell’Anpi e diversi cittadini, e tutti insieme hanno intonato il canto popolare associato alla Resistenza partigiana: “Bella Ciao”.
RESISTENZA. La terza parte del 25 aprile è stata improvvisata dagli esponenti dell’Associazione Nazionale Partigiani Italiani, sezione gallurese, rappresentata da Domenico Piccinnu e Franco Dore. Presenti anche alcuni rappresentanti sindacali, tra cui Danilo Deiana della CGIL. Dore, con il megafono, ha spiegato le ragioni della celebrazione laica del 25 aprile e ha annunciato che per il 2 giugno, festa della Repubblica, accanto all’insegna di piazza della Resistenza, sarà posizionata una teca contenente il simbolo dei partigiani: il papavero. All’intera manifestazione era presente anche Olbianova. Di seguito breve una sintesi in video ⬇️