
All’indomani del tavolo tecnico tenutosi a Roma presso il Ministero dei Trasporti le sigle sindacali FIT CISL e UIL Trasporti in una nota congiunta parlano di un evidente “tiepido interessamento da parte del Governo ad occuparsi rapidamente di una vertenza che sul piano occupazionale e sociale riguarda oltre 500 famiglie”.
I rappresentanti sindacali rammentano che durante l’incontro tenutosi il 13 Febbraio presso l’aeroporto Costa Smeralda, il ministro Toninelli si era impegnato ad attivare un Tavolo di Crisi che avesse come attori Air Italy, Alitalia e i tre Ministeri garanti dell’accordo quadro del 2016.
“L’incontro tenutosi presso il MIT ha portato per il momento ad un nulla di fatto: non erano presenti né i vertici di Alitalia né il ministro stesso. Riteniamo che una vertenza cosi delicata per l’intero territorio regionale, non possa essere delegata a chi poco conosce della vertenza. Inoltre, ci lascia perplessi l’assordante silenzio che avvolge tutta la vicenda”.
Silenzio che arriva trasversalmente da tutto il mondo politico locale e regionale, in un momento in cui si sta rischiando la perdita della prima azienda di trasporti della Sardegna, senza che nessuno paia rendersi conto dei risvolti negativi che l’intera regione ne avrebbe: parliamo di una realtà aziendale che in 55 anni ha formato centinaia di eccellenze professionali, dando possibilità di crescita lavorativa a tanti giovani provenienti da tutta la Sardegna.
Invece di prendere esempio da quelle Regioni che, compreso il valore aggiunto che una Compagnia Aerea può apportare, incentivano le aziende affinché investano in quel territorio, la Gallura rischia di perdere definitivamente una realtà industriale come Airitaly presente dal 1964.
Ribadiamo con forza – conclude la nota – la necessità dell’apertura in tempi rapidi di un tavolo di crisi interministeriale e chiediamo il conseguente intervento di tutte le forze politiche a sostegno dei Lavoratori Airitaly”.