
Questa mattina in via Nervi durante l’avvio delle indagini geognostiche relative al piano di mitigazione del rischio idraulico, i funzionari della Regione Sardegna e i tecnici commissariati del Comune di Olbia hanno incontrato i proprietari dei terreni che dovrebbero ospitare, secondo il Piano Mancini, le famigerate vasche di laminazione.
La “visita” degli ingegneri ha incontrato la pacifica opposizione del comitato “Fuori l’acqua da Olbia”, quella del sindaco Nizzi e la manifesta contrarietà dei proprietari dei terreni. In particolare, Giovanni Azzena, che possiede l’area tra via Nervi e via De Nicola, dove è prevista la seconda vasca, ha dichiarato che non faciliterà l’ingresso ai funzionari della Regione.

“Quando si dovranno occupare della mia proprietà – ha dichiarato l’imprenditore – non potrò vietargli l’ingresso ma di certo non gli aprirò i lucchetti. E’ evidente – ha aggiunto Azzenza – che il terreno sul quale dovrebbe sorgere la seconda vasca di laminazione è un terreno fertile per altro già seminato. Sono in pieno contrasto con il progetto e non voglio che il terreno sia trasformato in un’area per la raccolta delle acque”.

Come era abbondantemente prevedibile, l’ingegner Costantino Azzena, neo dirigente del settore Lavori Pubblici della Regione Sarda ed ex dirigente del Comune di Olbia che, per un curioso gioco del destino, aveva dato incarico al prof. Marco Mancini di realizzare un piano per la mitigazione del rischio idraulico, non ha trovato il tappeto rosso ad accoglierlo. Le contrarietà che ha incontrato a Olbia sono state pacifiche quanto determinate. Una posizione, la sua, non proprio comodissima. Se prima, quando lavorava a Olbia, in qualità di proponente, aveva subito una lunga serie di contestazioni, ora comincia da subito a trovare opposizione anche in qualità di esaminatore.
L’ispezione nel terreno di Giovanni Azzena dovrebbe avvenire domani alla vigilia del pronunciamento del Tar che dovrà decidere sulla sorte del Piano Mancini. In caso di bocciatura il terreno coltivato potrà tranquillamente dare i suoi frutti.