
Con tanto di scorta, transenne a regolare la fila e teche di protezione, questo pomeriggio le vittorie della nazionale italiana di calcio sono sbarcate a Olbia. Tappa breve a dire il vero, dalle 16 alle 20, così come da programma.
L’unico – grande – cambiamento è stato quello legato alla sistemazione dei trofei. Sarebbe dovuto essere il museo, e invece è stata la sede comunale di via Garibaldi. Il motivo è l’ordinanza di questa mattina di chiusura del museo. “Un grande onore”, così ha esordito il sindaco Settimo Nizzi, che si è poi scusato “con federaziome e concittadini perché abbiamo dovuto optare per quest’altra sede”. Ha parlato anche di “Sudore e orgoglio e gioia, per noi che abbiamo avuto la fortuna di vedere quelle partite. Vittorie che non possono che renderci orgogliosi come cittadini italiani, sardi e olbiesi”.
Ci hanno pensato poi i delegati di Figc e Lega nazionale dilettanti a presentare il tour, promosso dal comitato regionale e nato proprio per festeggiare i 60 anni della Lnd. Ma la scena, inevitabilmente, se la son presa loro: i cinque trofei messi a cerchio, uno a fianco all’altro, i mondiali 1934, 1938, 1982 e 2006 e, seppur meno vivida nella memoria collettiva, la coppa dell’europeo 1968. Così, si è concluso stasera il tour isolano che aveva portato i trofei prima a Cagliari, Oristano, Nuoro e Sassari.