
Condannato a 6 anni e 4 mesi, e in più dovrà pagare una provvisionale immediatamente esecutiva di circa 8 mila euro. E’ questa la sentenza di primo grado emessa oggi dal Gip del tribunale di Tempio Pausania, Cristina Arban, nei confronti di Paolo Ruggero 35 anni ritenuto colpevole del reato di tentato omicidio ai danni del fratello minore, Giovanni Ruggero, 30 anni.
I fatti risalgono al 21 giugno del 2016 quando l’ennesima lite tra i due fratelli si concluse con l’arresto di Paolo accusato di aver sparato un colpo di pistola a bruciapelo nei confronti di Giovanni con l’intento di ucciderlo. Ipotesi emersa già nelle ore successive al fatto di sangue avvenuto in via Grosseto a Olbia, nei pressi dell’abitazione di famiglia, e confermata nell’udienza di oggi, a meno di tre anni di distanza.

Quella sera intorno alle 22:00 il proiettile partito dalla pistola di Paolo, una Glock calibro 40, aveva attraversato la spalla e l’addome del fratello senza colpire organi vitali. Mentre la vittima veniva immediatamente ricoverata e sottoposta a intervento chirurgico (sarà considerato fuori pericolo il pomeriggio successivo), l’aggressore dichiarava ai Carabinieri di aver sparato istintivamente per difendersi dal fratello, armato di un coltello da cucina, con il quale aveva avuto una colluttazione. Paolo Ruggero era difeso dall’avvocato Antonello Desini, mentre Giovanni Ruggero, era difeso dall’avvocato Gian Paolo Murrighile.