
★VIDEO★ Il direttore marittimo della Guardia Costiera, Maurizio Trogu, nel corso della videointervista in fondo all’articolo non ne fa menzione diretta, ma quando parla di indagine sull’ente che ha in consegna l’area in cui sono posizionate le pompe di sollevamento in Piazza Elena di Gallura, si riferisce all’Anas. Dopo lo sversamento di liquidi scuri e maleodoranti segnalato alla Capitaneria diversi giorni prima della pubblicazione del video che ha polarizzato l’attenzione mediatica sul sospetto caso di inquinamento, i militari hanno effettuato diversi prelievi dalle vasche che saranno analizzati dall’Arpas di Sassari.
L’attività di indagine, avviata congiuntamente con la Provincia di Sassari, dopo l’individuazione del tubo si scarico in mare che collega le vasche di raccolta della piazza e il molo Brin, reso evidente con l’uso di un liquido tracciante, è da considerarsi un atto dovuto. “Le pompe – come dichiara il direttore marittimo – erano in disuso da tempo” e quando sono state riattivate “è finita in mare anche parte della sedimentazione”. Per chiudere l’indagine, dunque, occorrerà attendere il risultato delle analisi.
Nel frattempo la Capitaneria di Porto ha dato il via a un operazione di bonifica ambientale che riguarda i siti costieri degradati del golfo interno di Olbia. Dopo l’intervento a Sa Marinedda la prossima azione anti inquinamento con l’impiego del Nucleo Operatori Subacquei è prevista per il 9 di aprile. Di seguito il servizio: