
Storie di vita dagli anni “60 fino ai giorni nostri contrappuntate dalla musica che si provava nelle cantine e poi nei cosiddetti “club” degli anni “70, e si suonava al mitico Nuovo Parco. Ieri, sul palco del teatro tenda de La Piccola, il comune di Golfo Aranci ha celebrato la musica di grandi artisti olbiesi che ha attraversato indenne almeno tre generazioni.
Dopo l’apertura affidata a “Il Volo”, gruppo nato negli anni “70 che ha rotto il ghiaccio con brani di Jackson Browne, Toto e Queen, l’olbiesità artistica è stata introdotta da Angelo Bonomo che ha interpretato, tra gli altri pezzi, un brano del grande Lucio Battisti: “Il tempo di morire”. Poi spazio all’immutato talento di Tony Marino capace di incantare il folto pubblico con “Don’t cry for me Argentina” e la colonna sonora di Ennio Morricone del film “C’era una volta in America”.
Tra aneddoti, curiosità, e brani d’epoca come Malaika, in lingua swahili, portata al successo da Miriam Makeba e incisa dai Colors negli anni “70, Tony Derosas ha raccontato il passaggio epocale segnato dal gruppo dei Pelati. Quando gli olbiesi giravano il Paese acclamanti quasi come i primi Beatles nonché vincitori del celebre Festival dell’Anticonformismo di Cortina D’Ampezzo.
Tony Derosas, che anche a Golfo Aranci ha collezionato una nuova standing ovation per l’intramontabile “S’indataraiu”, ha chiuso la serata con i Colors nella formazione composta da Villa, Marino, Fiorentino, Cosimino e Pischedda (ex Collage). Per loro vecchi cavalli di battaglia di gruppi come Chicago, Spencer Davis Group, o grandi nomi del Rhythm & Blues come Wilson Pickett
La serata, voluta dal sindaco Giuseppe Fasolino in omaggio alla città di Olbia e realizzata dalla R&G Music di Renato Piccinnu, è andata in onda sulle frequenze di Radio Olbia Web.