
I militari della Guardia Costiera coordinata dal direttore marittimo, Maurizio Trogu, hanno provveduto ad effettuare controlli serrati su motopesca, punti di sbarco, esercizi commerciali nonché rivenditori all’ingrosso ed al dettaglio, elevando sanzioni amministrative per un totale pari a 43.000 euro ponendo inoltre sotto sequestro circa 1.400 kg di prodotto ittico, ivi compreso un esemplare di Tonno Rosso proveniente da pesca sportiva.
Sono state inoltre trasmesse alle competenti Autorità Giudiziarie per frode in commercio, cattivo stato di conservazione ed inosservanza sulle norme di sicurezza della navigazione, n° 8 comunicazioni di notizie di reato riscontrate in tutto il territorio della Direzione marittima di Olbia.
Si tratta in larga misura di prodotto privo delle necessarie informazioni obbligatorie in violazione della normativa comunitaria e nazionale in materia di etichettatura, tracciabilità a tutela del consumatore finale. Gli stock di prodotto derivante dal comparto della pesca e dell’acquacoltura devono essere infatti rintracciabili in tutte le varie fasi della produzione, dalla trasformazione alla distribuzione, fino in ultimo alla vendita al dettaglio, in cui si deve assicurare la presenza delle informazioni obbligatorie sulle zone e modalità di cattura e/o raccolta al fine di garantire la corretta tutela del consumatore finale.
Tali risultati rappresentano lo sforzo profuso nell’assolvimento della funzione dicontrollo del settore della pesca, affidato al Corpo delle Capitanerie di porto dal competente Dicastero delle Politiche Agricole Alimentari e del Turismo, al fine di contrastare con efficacia quelle fattispecie non consentite che comportano un danno agli operatori del settore, sostenendo al contempo il comparto della pesca, a tutela inoltre dei consumatori finali a cui deve essere garantito l’acquisto di prodotticertificati e di qualità.