
I Carabinieri della Stazione di Porto Cervo hanno identificato e denunciato i presunti autori dell’aggressione del 15 agosto 2020 ai danni di Pietro Paolo Cossu, soccorritore dell’Associazione Agosto 89 di Arzachena. Si tratta di due turisti romani di 28 e 21 anni.
Come si ricorderà, Cossu era stato preso a pugni da un giovane che, a bordo di una Mercedes, si lamentava perché l’ambulanza, presente all’esterno del Just Cavalli di Arzachena per prestare soccorso a un ragazzo all’esterno della discoteca, “intralciava” il passaggio. L’operatore del 118 Cossu era poi finito all’ospedale con la frattura del setto nasale.
Gli accertamenti condotti dai militari, coordinati dal Procuratore della Repubblica di Tempio Pausania, Gregorio Capasso, hanno permesso di ricostruire l’episodio e di identificare l’autore, un imprenditore 28enne, pakistano di seconda generazione ma nato a Roma, in vacanza in Costa Smeralda, noto alle Forze di Polizia e radicato nell’ambiente criminale della Capitale. L’uomo si è reso responsabile dei reati di lesioni personali gravi ed interruzione di pubblico servizio.
La difficoltà dell’indagine è stata proprio l’identificazione dell’uomo, sconosciuto ai testimoni presenti quella notte, nonché l’individuazione dell’autovettura su cui viaggiava e utilizzata per allontanarsi, la quale è risultata intestata ad una società non riconducibile a lui in nessun modo.
Dalle indagini è emerso che il 28enne aveva accuratamente nascosto l’auto coprendola con un telone per poi lasciare la Sardegna pochi giorni dopo. Grazie all’approfondito controllo dei social network e delle banche dati in uso alle forrze di polizia, è stato possibile identificare l’uomo, permettendo anche ai testimoni di riconoscerlo senza alcun dubbio. Insieme a lui è stata denunciata anche una donna di 21 anni, anche lei romana.
È stato invece scagionato il turista 32enne, anch’egli romano, che molti testimoni avevano erroneamente indicato come partecipante all’aggressione. All’epoca l’indignazione per il gesto fu molta, e sui social centinaia furono le minacce rivolte al misterioso autista dell’auto gialla, vistasi allontanare dal luogo.