
★VIDEO★ Una donna di origine polacca di 39 anni è morta dopo essersi buttata dal quinto piano dell’hotel Panorama a Olbia. Il suo corpo è stato ritrovato questa mattina in via Garibaldi. Sembra che la donna non fosse sola in camera. Con lei ci sarebbe stato un uomo di Olbia, il compagno, di 43 anni che quando si è reso conto di quanto successo, pare abbia urlato dalla finestra dell’hotel attirando l’attenzione di passanti e vicini. Sul posto i Ris di Cagliari e i Carabinieri di Olbia. Notizia in aggiornamento.

ORE 10:30. E’ giallo. Ci sono molti aspetti da chiarire intorno alla morte della donna di 39 anni trovata questa mattina intorno alle 6:50 in via Garibaldi. L’uomo che era con lui al momento del presunto suicidio si trova nella Caserma Mura di via Degli Astronauti. A quanto pare non sarebbe stato lui a dare l’allarme. Il corpo della donna è stato trovato da un uomo che abita in un appartamento adiacente all’hotel in via Garibaldi. Il colonnello Cicognani che coordina le indagini non rilascia dichiarazioni e si trincera dietro un “stiamo esaminando la situazione come normalmente si fa davanti ad una vittima. Al momento non si esclude nulla”. Un dettaglio sembra emergere nell’ultima ora. La donna, prima di cadere pesantemente sulla pavimentazione in granito, ha sbattuto conto il terrazzino del palazzo di fronte distante almeno 4 metri. Sono evidenti le tracce di sangue sul cornicione.
ORE 11:00 I Carabinieri stanno attendendo l’esito degli esami tossicologici effettuati sul corpo della vittima e su un prelievo di sangue del compagno.
ORE 11.45 I Ris dei Carabinieri di Cagliari sono al lavoro sulla scena cinturata di via Garibaldi. Sul posto è giunto il procuratore Andrea Garau che coordina le indagini. Di seguito il video dei Ris al lavoro
ORE 14:00 I tecnici del Reparto Investigazioni Scientifiche di Cagliari non hanno ancora terminato i rilievi mentre si attendono i risultati degli esami tossicologici effettuati sulla vittima e sul compagno. Gli inquirenti coordinati dal procuratore di Tempio Pausania, Andrea Garau, non hanno ancora definito la dinamica di quello che fino a questo momento, pur con tutte le cautele del caso, viene accreditato come suicidio da parte della donna di origine polacca che ha trascorso la sua ultima notte insieme al suo compagno nella suite all’ultimo piano dell’hotel Panorama, nel centro storico di Olbia.
La coppia, residente a Olbia, aveva scelto di trascorrere la notte in hotel. I due avevano preso la stanza all’ultimo piano nel pomeriggio. Che cosa sia successo dalla sera fino alle 6:30, ora in cui la donna si sarebbe lanciata dalla finestra della camera andando a sbattere sul terrazzino di una casa adiacente prima di finire esanime sui sampietrini di via Garibaldi, non è dato sapere. La donna era nuda. Così l’ha trovata il proprietario della casa sulla quale sono ancora presenti le tracce di sangue per la rovinosa caduta. E’ stato lui a dare l’allarme ai Carabinieri.
Il compagno della vittima, ora ricoverato presso il reparto di Psichiatria dell’ospedale di Olbia, per tutta la mattina è stato interrogato allo scopo di ricostruire le ultime ore di vita della donna a cui era legato sentimentalmente anche se il loro rapporto era stato segnato da diversi litigi. In particolare gli inquirenti starebbero seguendo la pista della droga. Al momento, infatti, non si esclude che la donna si possa essere lanciata dalla finestra sotto gli effetti di alcol e stupefacenti.
ORE 21:00 I Ris di Cagliari hanno sospeso i rilievi in via Garibaldi. Riprenderanno domani mattina alla luce del sole. Il compagno della vittima è libero, si trova ricoverato nel reparto di Psichiatria dell’ospedale di Olbia ma non è piantonato. Per il momento, infatti, non c’è nessun addebito nei suoi confronti da parte del procuratore del Tribunale di Tempio, Andrea Garau, che coordina le indagini.
Secondo le ipotesi dell’ultima ora, nella suite al quinto piano dell’Hotel Panorama, avrebbe avuto luogo un festino a base di alcol, sesso e droga. Gli inquirenti non escludono che alla “notte brava” abbiano partecipato altre persone oltre la vittima e il suo compagno.