
La Cgil Gallura, a firma della segretaria generale Luisa Di Lorenzo, ha inviato una nota in cui sostiene la evidente sperequazione nell’assegnazione dei posti letto di terapia intensiva tra i nosocomi della Sardegna.
“La Regione Sardegna – si legge nel documento -, nell’ultima delibera per l’emergenza Coronavirus, non ha assegnato ai tre ospedali della Gallura nessun nuovo posto letto di terapia intensiva”. Questo malgrado i numeri costantemente in crescita del nord est. “La Gallura è l’unico territorio che cresce demograficamente, è la provincia della Sardegna che ha il primo porto passeggeri d’Italia (2 milioni 700 mila pax), il secondo aeroporto della Sardegna (3 milioni di passeggeri), il maggior numero di alberghi (289, pari ad oltre il 30% del totale) e di seconde case (quasi 57 mila), porti turistici in cui approdano tantissimi turisti non censiti”.
Secondo la Cgil, “sono stati creati ben 101 nuovi posti letto, tranne che per Olbia, Tempio e La Maddalena. Le strutture sanitarie di Sassari avranno 25 posti in più, quelle di Nuoro 16 in più, quelle di Cagliari 36. È sconcertante – sottolinea la segretaria -. È l’ultimo atto di una politica nei fatti ostile alla Gallura. Come è possibile che proprio le sue strutture sanitarie non vedano potenziati i posti di terapia intensiva? Come è possibile che la porta della Sardegna venga lasciata senza protezione?”