
Il giurista Leonardo Salvemini, presidente uscente del Consorzio di Porto Rotondo (sarà il nuovo CDA decidere la sua eventuale riconferma), ha tenuto la relazione iniziale in apertura dell’assemblea riunitasi ieri mattina, mercoledì 29 luglio, nell’aula magna del Polo Universitario dell’aeroporto di Olbia. A parte i temi economici strettamente riferiti alla gestione consortile, Salvemini ha tracciato l’ambizioso futuro della località turistica fondata dai Donà Dalle Rose: “Da Borgo d’arte a Patrimonio dell’Umanità”.
“È evidente che Porto Rotondo rappresenta un esempio unico di integrazione del paesaggio con l’arte – ha detto il presidente uscente prima della votazione -. Insieme alla Fondazione Porto Rotondo, presieduta da Luigi Donà Dalle Rose, abbiamo intrapreso un percorso per arrivare al riconoscimento ufficiale di Borgo d’arte.
La definizione è propedeutica per il secondo passaggio, quello più ambizioso ma che secondo il giurista non è un sogno che rimbalza tra presidente e fondatore:
“Oggi abbiamo una grande apertura da parte delle istituzioni regionale e comunale. Il progetto di ‘Borgo d’arte’ è necessario per arrivare a definire Porto Rotondo Patrimonio dell’Umanità. Ci sono dieci elementi che devono essere soddisfatti per l’UNESCO. Per ora siamo a quattro. Ce ne mancano sei. Però, lunga vita a Luigino Donà Dalle Rose – e anche al nuovo CDA – perché si possa lavorare per realizzare questo obiettivo”.
Per la cronaca, entrano nel nuovo CDA del Consorzio di Porto Rotondo, oltre a Leonardo Salvemini (che ha totalizzato anche 40 preferenze personali), Giuseppe Molinas (26 preferenze), Ivan Fenzi (23), Consuelo Davoli (24), Gianpiero Palitta (17), Federico Diletti (16), Corrado Fara (20), Una Donà dalle Rose (32), Stefano Vanzo (22), Giglio Sabeddu (19), Pier Alberto Testoni (8) e Marcello Lombardo (19).