
Alla fine dei conti saranno otto i candidati alla carica di governatore della Sardegna per un totale di 26 liste. Poco prima del termine per la presentazione dei simboli è entrato in corsa il giornalista, scrittore famoso per i romanzi di Hospitone, Vindice Lecis. Il sassarese, ex caporedattore della Nuova Sardegna, prolifico autore di una quindicina di libri, comprese le avvincenti saghe medievali caratterizzate da precise ricostruzioni storiche, rappresenterà Sinistra Sarda, una minicoalizione che si annuncia in forte rottura con la sinistra di Zedda e la destra di Solinas.
Per quanto riguarda gli altri candidati, in attesa dell’omologazione dei simboli da parte della Corte dei conti, alcuni dei quali decisamente curiosi e destinati a conquistare le copertine dei giornali, ecco i nomi dei presidenti e dei partiti che si confronteranno alle urne il prossimo 24 febbraio.
Progressisti di Massimo Zedda: 9 liste
1. Campo Progressista Sardegna; 2. Partito Democratico; 3. Liberi e Uguali; 4. Cristiano Popolari Socialisti; 5. Progetto comunista; 6. Sardegna in Comune; 7. Noi, la Sardegna con Massimo Zedda; 8. Futuro con Massimo Zedda; 9. Giovani sardi con Massimo Zedda.
Centro Destra con Christian Solinas: 11 liste
1. Psd’Az; 2. Lega Salvini Sardegna; 3. Riformatori; 4. Unione di Centro; 5. Forza Italia; 6. Fratelli d’Italia-An; 7. Partito Uds-Unione dei sardi; 8. Fortza Paris; 9. Energie per l’Italia; 10. Sardegna Civica; 11. Sardegna 20Venti-Tunis;
Paolo Maninchedda – Partito dei sardi
Andrea Murgia – Autodeterminatzione
Mauro Pili – Sardi Liberi
Francesco Desogus – Movimento Cinque Stelle
Ines Pisanu – La Sardegna di Ines Pisano
Vindice Lecis – Sinistra Sarda