
La Guardia Costiera ha dato un giro di vite ai controlli finalizzati a prevenire frodi del commercio del pesce. L’operazione denominata “Dirty Market”, che avrà termine il 30 dicembre, sta impegnando il personale delle Capitanerie di Porto di Olbia, La Maddalena e Porto Torres al fine di tutelare gli “anelli più deboli” della filiera ittica. Finora sono stati impiegati sul territorio e a mare circa 120 uomini, sia su motovedette che a terra, che hanno reso possibile portare a termine 70 controlli dai quali sono sortiti più di venti verbali amministrativi per oltre 40.000 Euro in totale.
In questa prima fase sono stati sequestrati circa 100 vasetti di bottarga, decine di vasetti di polpa di riccio e numerose confezioni di ritagli di salmone affumicato in vendita presso centri di grande distribuzione dislocati nella città di Olbia, senza che sulle confezioni fossero indicate tutte le informazioni necessarie al consumatore finale, ed inoltre spesso spacciati per frutto della pesca locale quando invece non lo erano, con conseguenti sanzioni per oltre 30.000 Euro.
Mercoledì scorso, inoltre, presso un ristorante etnico di Olbia, sono stati sequestrati circa 50 kg di prodotto ittico privo della prescritta tracciabilità e detenuto in violazione delle norme igienico sanitarie di settore. Per tali violazioni è stato elevato un verbale amministrativo di 1500 euro ed il titolare del ristorante è stato deferito all’Autorità giudiziaria.
“I controlli della Guardia Costiera – fanno sapere dalla Direzione Marittima coordinata dal comandante Maurizio Trogu, andranno avanti fino alla fine dell’anno con il massimo impegno per garantire la qualità dei prodotti che saranno acquistati per essere consumati sulle nostre tavole in occasione delle prossime festività”.