
L’Area Marina Protetta di Tavolara Punta Coda Cavallo si è resa protagonista di un sorprendente traguardo in ambito scientifico con il progetto comunitario RELIFE: il padre e la madre delle prime larve di Patella ferruginea, ottenute nel laboratorio di CNR-IBF a Camogli, provengono direttamente dall’Area Marina Protetta di Tavolara.
“Il risultato è straordinario – dichiara in una nota l’AMP – e siamo veramente orgogliosi che i genitori di questo successo provengano dall’AMP di Tavolara Punta Coda Cavallo, un territorio ricco di biodiversità capace di conservare specie marine altrove in via di estinzione. Il progetto ha infatti come obiettivo la reintroduzione e ripopolamento della Patella ferruginea una delle più grandi patelle esistenti, endemica del Mediterraneo, un tempo molto diffusa, oggi a rischio e considerata l’invertebrato marino più minacciato di estinzione in tutto il bacino”.
Un percorso attraversato da ripetuti tentativi effettuati negli scorsi anni, che avevano consentito di acquisire basilari conoscenze sulla biologia riproduttiva della specie, le cui uniche, seppur cospicue, informazioni provenivano da aree molto distanti dal Mar Ligure, ovvero dal Mare di Alboran, tra la costa meridionale della Spagna e la costa del Nord Africa occidentale, e soprattutto dalle piccole e poco note Isole Chafarinas, isole spagnole a nord del Marocco, dove sono ancora presenti popolazioni costituite da un numero elevatissimo di esemplari.
Adesso la speranza è che in buona misura sopravvivano alle prime e più delicate settimane di vita, con l’obiettivo finale di reintrodurre gli esemplari riprodotti nelle Aree marine Protette coinvolte nel progetto. La conservazione di Patella ferruginea è molto importante per il mantenimento della biodiversità e dell’equilibrio degli ecosistemi marini.