
Il nuovo Piano urbanistico comunale firmato giunta Nizzi ha ricevuto ieri sera il primo voto favorevole del consiglio comunale di Olbia.
Sono passati 16 anni da quando il comune di Olbia, sempre guidato da Nizzi, adottò il Puc poi bocciato dalla giunta regionale guidata allora da Renato Soru e il sindaco rivela di vedere le cose in modo diverso rispetto a quegli anni: “Vedevamo le cose in modo diverso e la maturità aiuta a rendere l’uomo più attento alla tutela dell’ambiente. Qualche furbo riesce a farla franca grazie agli strumenti legislativi di salvaguardia degli abusi, come i condoni”.
A seguito della prima approvazione di ieri, ora i cittadini potranno approfondire e fare le dovute osservazioni così come prevede la legge.
Questi i punti fondamentali del Puc: niente più nuove case nelle zone F (zone turistiche) ma esclusivamente alberghi di alta qualità (saranno 8 in totale nel territorio comunale), via le sopraelevate e prolungamento del tunnel, ampliamento del porto turistico di Olbiamare, un hotel a Pittulongu con campo da golf a Sa Testa, due hotel a Porto Rotondo, quattro nuove zone C (zone di espansione) a Murta Maria e a San Pantaleo. “Stiamo combattendo anche per il porto turistico davanti al centro storico – assicura Nizzi – ancora bloccato a causa della mancata approvazione del Piano regolatore del porto”.
L’opposizione esprime tanti dubbi: “Non ci saranno nuove cubature residenziali vicino alle coste e questo è positivo – le parole di Rino Piccinnu, capogruppo della coalizione civica – ma la prima perplessità riguarda l’ampliamento del porto turistico, che si metterà in contrapposizione con la mitilicoltura. Dobbiamo cercare una soluzione diversa per evitare che i mitilicoltori vadano da un’altra parte”.
“Siamo di fronte all’atto di sviluppo più importante per la nostra città – così Vanni Sanna, consigliere del gruppo misto – ben vengano gli hotel di lusso, ma abbiamo pochissima disponibilità volumetrica sulle nostre coste, in base al decreto Floris. È il Puc più povero di tutti, perché siamo penalizzati dal quadro normativo”.
Roberto Ferinaio, consigliere del M5S esprime un giudizio totalmente negativo: “Dopo 40 anni arriva un Puc vecchio, basato su normative vecchie e che hanno come unica capacità pianificatoria quella di sviluppare volumi e viabilità. Non c’è alcuna lungimiranza”.
“In questo piano urbanistico figurano sia il piano Mancini sia il piano alternativo e siamo ancora al palo, senza avere preso una decisione – così Davide Bacciu, consigliere del gruppo misto – pianificare una città senza avere certezze su come metterla in sicurezza è difficile”.