
Il Gruppo Giovani Imprenditori di Confindustria Sardegna chiede per l’isola misure drastiche per contenere e contrastare il coronavirus.
Le richieste sono articolate in cinque puniti: 1. Chiusura di porti e aeroporti, 2. Monitoraggio dei casi presenti in Sardegna, 3. Messa in sicurezza dei territori, 4. Ripristino della normalità e continuo monitoraggio, 5. Riapertura ai flussi moderatamente e con protocolli severi.
L’appello alle imprese associate e ai colleghi imprenditori è quello di mettersi a disposizione della Regione per cercare di agevolare il lavoro di assistenza e di aiuto, con facilitazione del lavoro da casa, riorganizzazione dei turni di lavoro e riduzione al minimo indispensabile dei contatti con i clienti e i fornitori.
“Dobbiamo far ripartire il turismo – scrive Roberto Cesaraccio, presidente dei Giovani Imprenditori – l’unico modo è tenere la situazione sotto controllo e poter ridare fiducia ai turisti. La chiusura totale del traffico deve essere gestita molto bene dal punto di vista mediatico per farlo diventare un vantaggio e non un ulteriore svantaggio”.
L’invito rivolto dai Giovani Imprenditori ai cittadini, agli imprenditori e ai politici è quello di avere senso di responsabilità nella speranza di ritornare il prima possibile ad una situazione di normalità.