
Il Comune di Olbia, in qualità di ente capofila ha sottoscritto questa mattina nell’aula consiliare di Poltu Quadu un protocollo operativo per i progetti di inclusione sociale P.R.I.U.S. (Rete per l’Inclusione Universale Sociale), rivolti alle persone che beneficiano del Rei, ovvero il finanziamento del Ministero delle Politiche sociali per i nuclei familiari a basso reddito. Il finanziamento disponibile per i 17 comuni che fanno parte delle rete è di circa 1,4 milioni di euro.
A differenza dei “vecchi” finanziamenti economici a pioggia – ha spiegato la coordinatrice dei servizi sociali dell’ambito, Katia Salzillo – i Comuni della Rete avranno la possibilità di offrire aiuti e incentivi ai nuclei familiari in servizi finalizzati all’inclusione sociale. Lavorare in rete tra i comuni ci consente di centuplicare le forze per aiutare le famiglie a rientrare nella vita sociale.”
Del PRIUS, il primo ad essere attivato in Sardegna, fanno parte: Olbia (Capofila), Alà Dei Sardi, Arzachena, Berchidda, Buddusò, Budoni, Golfo Aranci, La Maddalena, Loiri Porto San Paolo, Monti, Oschiri, Padru, Palau, Sant’Antonio di Gallura, San Teodoro, Santa Teresa Gallura, Telti.
“In Sardegna una persona su tre è a rischio di esclusione sociale – ha detto l’assessore dei Servizi Sociali, Simonetta Lai -. Un dato impressionante considerando la popolazione totale di circa 1,6 milioni. La nostra energia deve essere concentrata sulla riduzione di questo grave problema”.
Concorrono alla Rete per l’Inclusione, oltre ai comuni indicati, la ASSL di Olbia, l’Aspal (Agenzia sarda per le politiche attive del lavoro), il centro formazione adulti, e la scuola.
Durante l’incontro finalizzato alla sottoscrizione del protocollo di intesa, sono intervenuti, il direttore sanitario della Assl 2, Antonella Virdis, per l’Aspal, Sergio Arnò e per il mondo della scuola, Fabiola Martini.
“Ringrazio tutti i dirigenti e tecnici che hanno lavorato per arrivare alla firma di questa mattina – ha detto il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi -. La povertà non è solo mancanza di reddito ma è anche strettamente connessa con l’accesso alle opportunità e quindi alla possibilità di partecipare pienamente alla vita economica e sociale del Paese”.