
★VIDEO★ Un giovane di 34 anni è morto sul colpo sbalzato dalla sua moto mentre percorreva la circonvallazione nord da Olbia in direzione di Golfo Aranci. E’ accaduto dopo le 12:00 appena superata la galleria.
Un altro lenzuolo bianco sulle strade della Gallura, un altro giovane motociclista che perde la vita. Si chiamava Gianluca Carta, aveva 34 anni, due figli un bambino di 10 anni e una piccola di un anno. Oltre ai figli aveva una grandissima passione: le motociclette.
E’ diretto aGolfo Aranci quando, subito dopo la galleria, forse durante un sorpasso, perde il controllo della sua Kawasaki. In una frazione di secondo la moto senza conducente striscia sull’asfalto mentre il giovane si schianta sul guardrail. Il suo casco finisce in cunetta mentre la Kawasaky si arresta a non meno di 150 metri di distanza. Gianluca Carta muore sul colpo.
Un turista francese, di professione medico, passa in auto e vede il giovane esanime sull’asfalto. “Non si muoveva – racconta ai carabinieri -. Aveva gli occhi in midriasi, purtroppo era già privo di via”. Il medico, tenta comunque con tutte le sue forze di rianimarlo. Invano.
Il resto è la solita maledetta scena che riguarda tutti gli incidenti mortali. I Carabinieri raccolgono le testimonianze, misurano le distanze per ricostruire la dinamica mentre il personale del 118 si occupa di coprire la salma con il lenzuolo bianco.
Saranno i militari a ricostruire gli ultimi istanti della vita di Gianluca Carta. Agli amici, che non si danno pace, sembra impossibile che un motociclista esperto come lui sia stato tradito da un sorpasso in pieno rettilineo. Sull’asfalto il nettissimo segno di una frenata al centro della strada racconta che il giovane centauro si è reso conto di un pericolo. Qualcosa che lo ha obbligato a frenare. Pochi metri oltre, questa volta all’interno della sua corsia, altri segni della moto ormai piegata che raschia il manto bituminoso prima di terminare la sua corsa almeno 150 metri più in là. Un incidente apparentemente banale quanto irrimediabilmente tragico.
Gianluca era conosciutissimo in città. Era presidente dei Blues Brothers Bikers e con gli amici che condividevano la sua passione per le due ruote spesso organizzava eventi si solidarietà a favore dei bambini in disagio economico.
Solo un paio di ore prima della tragedia aveva pubblicato la foto del luccicante serbatoio della sua Kawasaki. Nel post, come sempre, un battuta di spirtito: “Specchio specchio del reame.
Chi spara più cazzate nel portale?” e sotto i commenti ironici di alcuni amici. Di seguito la scena dell’incidente: