
La Guardia di Finanza ha operato 16 controlli su altrettante persone che riscuotevano il reddito di cittadinanza scoprendo 9 di queste a lavorare in nero. Si tratta di un aiuto pizzaiolo e un lavapiatti in Gallura, un operaio edile e di un addetto ad una discoteca ad Alghero, di un barista e una cameriera a Sassari ed in un paese dell’hinterland.
In un’occasione un ragazzo era stato regolarmente assunto in un bar di Alghero ma non aveva comunicato all’INPS di aver trovato un impiego, mentre due donne a Tempio Pausania avevano “dimenticato” di informare l’Istituto di Previdenza Sociale che 3 componenti dei propri nuclei familiari avevano iniziato un’attività lavorativa.
Le posizioni irregolari sono state segnalate all’Autorità Giudiziaria ed alla Direzione Provinciale INPS di Sassari competente per la revoca del beneficio e per il recupero delle somme indebitamente percepite, quantificate in oltre 10 mila euro.
I finanzieri, in tutti i casi, hanno concentrato l’attenzione sulla veridicità dei dati delle autocertificazioni presentate, vale a dire sulle informazioni che non emergono dalle verifiche automatiche delle istanze ma che possono essere scoperte solo attraverso il sistematico incrocio dei dati acquisiti nell’ambito di tutte le attività istituzionali con le banche dati in uso al Corpo.
L’azione della Guardia di Finanza continuerà costantemente in tutta la provincia a tutela del corretto impiego delle risorse pubbliche ed a garanzia di tutti i cittadini e in particolare delle fasce più bisognose.