
A volergli male, si potrebbe dire sia stato (solo) il concerto dell’anno. Per il numero di persone radunate, per l’organizzazione messa in piedi e per lo spettacolo offerto, il Jova beach party è il grande evento degli ultimi anni. Circa ventimila tra il pubblico, sparsi nella grande arena al molo Bonaria, quasi nove ore di musica, e due ospiti speciali: il sempre amato Fiorello e il padrone di casa, Salmo.
Attorno alle 15.30 si forma il primo grande gruppo, il sole è alto, tra le prime file, ragazzi e ragazze già in costume sulla spiaggia creata ad hoc, gli idranti aiutano a combattere il caldo. Cominciano le varie esibizioni tra le postazioni in mezzo alle persone, Jovanotti è sempre presente, un attimo prima improvvisa qualche strofa, un attimo dopo è dietro la consolle. In mezzo, ritmi reggae, africani, funk dominano l’ambiente. Musica di alto livello nel segno degli Antibalas, Gato Preto, Rivastarr, Forelock – da Sassari -, Ackeejuice e Paolo Baldini.
La sensazione è quella di un grande parco giochi, ma d’altronde lo si intuisce già dal palco principale, enorme, colorato e pieno di gonfiabili attorno. Col tramonto alle spalle, comincia il vero spettacolo, Jovanotti canta qualche canzone, poi cuffia nell’orecchio e mano sui piatti e manda avanti più di un’ora di dj set. Cala il buio, sul palco arriva Fiorello, che fa il solito showman e guadagna i soliti grandi applausi, Lorenzo Cherubini intona alcuni dei sui brani più noti intramezzati dai tanti sketch, insieme al pubblico canta “No potho reposare”.
A Salmo bastano meno di dieci minuti per far vibrare il molo, si presenta con “90 min”, Jovanotti si inserisce nella seconda strofa e la improvvisa, il connubio tra i due è strano ma vincente, e allora lo ripropongono con “Ho paura di uscire”. “E’ mio fratello musicale – dirà il re della festa del rapper olbiese -, sta cambiando la musica italiana”.
Si è concluso poco prima della mezzanotte il grande spettacolo del Jova beach party, con la folla che si è riversata nelle strade del centro. Logisticamente era difficile organizzare tutto, invece la viabilità cittadina non ha sofferto tanto il blocco delle principali strade del centro e tutto è andato come previsto. Con un ricordo in più da raccontare.