
“Ho subito una violenza sessuale da parte del Sindaco Settimo Nizzi. Mi presento: mi chiamo Gabriella Palermo“. È il principio della clamorosa e drammatica dichiarazione del dirigente del comune di Olbia, Gabriella Palermo, recentemente espulsa dal suo incarico. La dirigente, oltre al post di accusa, ribadito in un comunicato inviato alle redazioni, allega le immagini della denuncia trasmessa e ricevuta dalla Procura della Repubblica di Tempio Pausania.
Nel suo post, che giunge dopo una lunga serie di denunce nei confronti del sindaco Nizzi e di post su Facebook in molti casi velati da pseudonimi, l’ingegnere sostiene di aver subito violenza sessuale dal primo cittadino.
“Anche io ho taciuto con il mondo. Ho messo subito al corrente solo i miei familiari e qualche amico fidatissimo. Non ho taciuto però con l’Autorità nella quale tutti confidiamo per avere giustizia su questa terra e, in aggiunta a quattro denuncie per mobbing depositate precedentemente, ho denunciato il sig. Sindaco Settimo Nizzi al Procuratore della Repubblica anche per la violenza sessuale subìta, tramite una pec del 20.04.2020 le cui ricevute di invio, ricezione e accettazione da parte della Procura vedete fotografate alla fine di questa nota unitamente all’inizio e alla fine del testo della denuncia.
Si è verificato che, a quattro mesi di distanza da quest’ultima, il 14.08.2020, ovvero giusto giusto il tempo prescritto dai regolamenti per poterlo fare, l’apparato burocratico del Comune mi ha esplulso per sei mesi dal Comune stesso. Un caso? Non lo so.
La violenza fisica e sessuale è una delle più esecrebili chiunque la compia e su chiunque venga compiuta. Ma quando a farla è un uomo pubblico, un Sindaco e per giunta mentre è proprio nella sua veste di Sindaco, il primo Cittadino che dovrebbe essere esempio di probietà, di correttezza, al quale bisognerebbe fare riferimento per avere supporto e aiuto, allora il delitto è inqualificabile.
Io ho sentito il dovere civico di scrivere questa lettera aperta a tutti, di spezzare la catena del silenzio che copre, lo devo dire, l’indegnità di chi rappresenta nel mondo Olbia e tutti i suoi cittadini. E ora mi sento meglio”.
Ora, al post che è immediatamente diventato virale, non solo nella comunità olbiese, si attende la replica del sindaco Nizzi.