
“Oggi sono stati eseguiti oltre 200 tamponi tra medici, personale sanitario e pazienti al Giovanni Paolo II di Olbia. Domani ne sono previsti altri 100 ma, al momento, non ci sono reagenti sufficienti per avere tutti gli esiti”. Lo ha detto stasera il sindaco di Olbia, Settimo Nizzi.
“Una cosa è certa – ha detto il sindaco -, l’influenza sta prendendo piede, i contagi si stanno moltiplicando in maniera paurosa per cui lo ripeto ancora una volta: dobbiamo stare tutti a casa“.
Poi il sindaco, l’unico che fino a oggi risponde alle domande su numeri dei contagi in Gallura, è entrato nel dettaglio delle procedure che, manco a dirlo, in Sardegna non sono chiare per nulla. Anzi in molti casi persino contraddittorie:
“Abbiamo un grosso problema – dichiara -. Mentre da una parte, il presidente della Regione Solinas e l’assessore della Sanità Nieddu dicono ‘facciamo quanti più tamponi possibili’, dall’altra, al contrario, il direttore generale della Sanità, Marcello Tidore, dà disposizioni ai servizi territoriali di non farli”.
Una situazione paradossale che probabilmente spiega come in Sardegna in certi ospedali dell’Isola i dati continuano a essere modesti e a tratti insignificanti, mentre al nord gli aumenti sono esponenziali.
“Noi abbiamo chiesto che i tamponi vengano fatti a tutti – sottolinea in sindaco di Olbia – perché non si può rischiare che gente a cui non è stato fatto il test possa andare a lavorare con la paura e possa persino tornare a casa con il rischio di creare infezioni a catena. La serenità si può averla solo facendo i tamponi”
Ma sui reagenti, le soluzioni che permettono di esaminare il prelievo dei tamponi, Nizzi è categorico: “Non ci sono per tutti i tamponi fatti fino a ora, altrimenti non avremmo aspettato tutte queste ore per avere i risultati. Mancano i reagenti nonostante tutti gli sforzi fatti anche da parte del prefetto di Sassari”-
Occorre anche specificare che tutti i tamponi rilevati negli ospedali di Olbia, Sassari, Alghero, di Tempio, La Maddalena e anche di di Lanusei, vanno tutti al Centro di Virologia di Sassari, mentre il resto degli ospedali manda i tamponi a Cagliari.
E sul fatto che gli esiti non vengano separati, ospedale per ospedale, il sindaco conferma che “i risultati sono arrivati al sottoscritto solo in una prima fase quando mi è stato mandato il file ma poi, l’Igiene Pubblica di Sassari non è riuscita più a trasmetterli. Ora però la struttura è stata rinforzata con altro personale e quindi potremo conoscerli già dalle prossime ora o nei prossimi due giorni al massimo”.
Intanto si continua a fare tamponi ma per i risultati non resta che attendere con tutti i rischi che la cosa comporta.