
Come consuetudine l’amministrazione comunale di Olbia, la Direzione Marittima e i rappresentanti territoriali politici e sindacali insieme alle Forze dell’Ordine, hanno onorato la festa della liberazione d’Italia dall’oppressione fascista e nazista che ha messo fine alla seconda guerra mondiale.
La messa, celebrata da don Gianni Satta, nella piazza del monumento in ricordo dei caduti di tutte le guerre, si è svolta dopo l’arrivo nel sito della grande bandiera italiana scortata dalle associazioni combattentistiche.
Il parroco di San Paolo apostolo, durante l’omelia, ha collegato la Resurrezione nell’esperienza del Crocifisso Vivente con la Liberazione: “San Paolo diceva ‹‹siete stati liberati a a caro prezzo non fatevi imporre il giogo della schiavitù››. Dunque liberazione della povertà materiale e impegnarsi nel creare migliori condizioni economiche; liberazione dall’ignoranza e apparecchiare la mensa con il pane della cultura; liberazione dalla menzogna e percorrere il cammino della verità dell’uomo cioè la vocazione di ogni uomo all’amore”.