
Nella seduta di ieri, 3 marzo, il consiglio comunale di Olbia ha votato all’unanimità l’adesione del Comune, quale Socio Fondatore, alla “Fondazione Sardegna Isola del Romanico”. Olbia aderisce al progetto con la basilica minore di San Simplicio e, con tale delibera, sarà possibile accedere ai finanziamenti europei e ai bandi finalizzati alla tutela, conservazione e valorizzazione del patrimonio romanico.
Si tratta di un progetto di ampio respiro con 60 comuni della Sardegna, che coinvolgerà anche Toscana, Liguria e Francia (Corsica, Provenza, Costa Azzurra). Grande attenzione sarà prestata all’accessibilità delle persone con disabilità motoria e sensoriale, con la creazione della cartellonistica braille nei monumenti.
Non si tratterà solo della creazione di un itinerario del romanico, infatti ogni comune aderente potrà formulare delle richieste di recupero e tutela del proprio patrimonio (durante la seduta di ieri si è fatto ad esempio riferimento ad un possibile intervento di recupero del baldacchino della basilica di San Simplicio).
“Ringrazio la Commissione Cultura per il grande lavoro fatto e per aver velocizzato l’iter di adesione alla Fondazione con questo passaggio in consiglio – le parole in aula dell’assessora alla cultura Sabrina Serra – in modo da poter inviare immediatamente la delibera approvata. Ci sono già oltre 1 milione di euro disponibili e utilizzabili e la Commissione Cultura invierà a breve proposte sugli interventi da svolgere nel nostro territorio comunale”.
L’adesione alla Fondazione è stata anche l’occasione per affrontare in consiglio la situazione dei siti archeologici cittadini e del museo archeologico. È stata sottolineata la grossa difficoltà in cui versa la sede della Soprintendenza in conseguenza del pensionamento di varie persone, mai rimpiazzate e dell’allargamento del territorio di competenza fino al golfo di Orosei; nonostante questo sono iniziati i lavori alla cisterna romana di Sa Rughittula.
Per quanto riguarda il museo, l’assessora ha assicurato nel corso della seduta che sono pronti gli atti per la richiesta di accreditamento, grazie al completamento dei lavori di messa in sicurezza.