
Lo spostamento sull’Europa centrale del campo di alta pressione atlantico impedirà nei prossimi giorni la discesa di nuovi fronti freddi da nord lasciando sul mediterraneo una fase di instabilità residua dovuta anche alla risalita di correnti umide meridionali. Ancora cieli grigi e pioviggine, nel fine settimana la formazione di una blanda depressione sul mar Tirreno porterà ancora instabilità senza fenomeni rilevanti con un temporaneo miglioramento per la giornata di domenica e variabilità con qualche debole pioggia anche per i primi giorni della prossima settimana.
Piogge deboli e moderate come quelle della prima parte di febbraio, nell’ordine dei 20/30 mm al giorno potranno soltanto portare benefici vista anche la scarsità di precipitazioni di questi ultimi mesi.
La situazione dei serbatoi artificiali del sistema idrico della Sardegna a fine gennaio indica una raccolta di 831 milioni di metri cubi, considerando che la capacità totale autorizzata è di 1.764 milioni di metri cubi, c’è ancora a disposizione quasi la metà del volume disponibile.
In Gallura il bacino del Liscia ha raccolto finora meno della metà dei sui 104 milioni di capacità totale e se pensiamo al siccitoso 2017, quando da marzo a ottobre le piogge furono praticamente assenti, ci si rende immediatamente conto di quanto importanti saranno le piogge dei prossimi mesi.
Secondo i dati Arpas le precipitazioni negli otto mesi da marzo ottobre 2017 hanno fatto registrare in alcune zone della Gallura poco più di 100 mm di precipitazioni totali. Per capire meglio misure e quantità, ecco alcuni dati:
Sotto i 200 mm di precipitazioni annuali si può definire un regime climatico desertico.
Quando si verificano nubifragi di tipo tropicale sempre più frequenti anche alle nostre latitudini soprattutto in autunno, si possono registrare accumuli superiori ai 100 mm in poche ore.
Il normale regime pluviometrico della Gallura dovrebbe oscillare tra i 700/900 mm all’anno.