
Il consiglio dei ministri ha adottato durante la notte le nuove misure anti-covid che entreranno in vigore dopo il 6 gennaio e dureranno fino al 15 gennaio. Rinviata la ripartenza in presenza delle scuole superiori (al 50%) all’11 gennaio. Tra le novità, nel prossimo weekend (9 e 10 gennaio) l’Italia sarà tutta zona arancione.
Il 7 e l’8 gennaio tutta l’Italia si troverà in una zona gialla ma rafforzata: aperti bar e ristoranti (fino alle 18) e attività commerciali. Spostamenti consentiti solo all’interno della propria regione, dalle ore 7 alle ore 22.
Il 9 e 10 gennaio l’Italia sarà invece in zona arancione, con la possibilità di spostarsi solo all’interno del Comune. Resta la deroga che consente gli spostamenti dai comuni con popolazione non superiore a 5.000 abitanti e per una distanza non superiore a 30 chilometri, fermo restando il divieto di spostamento verso i capoluoghi di provincia. Chiusi quindi in queste due giornate bar e ristoranti, salva la possibilità di asporto e consegna a domicilio.
Dall’11 gennaio tornerà la suddivisione in fasce su base regionale. L’8 gennaio verranno esaminati i dati del monitoraggio settimanale e si deciderà dove collocare le singole regioni, sulla base delle nuove soglie Rt stabilite: con l’indice di trasmissibilità pari a 1 si andrà in zona arancione, se pari a 1,25 si andrà in zona rossa.
Fino a domani (6 gennaio) saremo invece in zona rossa, con il divieto di spostamento fuori dalla propria abitazione se non per lavoro, salute e necessità con autocertificazione. Chiusi bar, ristoranti e gran parte delle attività commerciali.
Il nuovo decreto stabilisce che sarà possibile fare visita ad amici e parenti all’interno del proprio comune: “è consentito spostarsi, una sola volta al giorno, in un massimo di due persone, verso una sola abitazione privata. Alla persona o alle due persone che si spostano potranno accompagnarsi i figli minori di 14 anni (o altri minori di 14 anni sui quali le stesse persone esercitino la potestà genitoriale) e le persone disabili o non autosufficienti che con queste persone convivono.”
Il governo ha poi stabilito che dal 7 al 15 gennaio sarà ancora vietato lo spostamento tra regioni, salvo che per comprovate esigenze lavorative o per situazioni di necessità ovvero per motivi di salute; resta comunque consentito il rientro alla propria residenza, domicilio o abitazione.